Bene al nuovo corso interno al CSI-Piemonte, ma la privatizzazione non è un approdo ineluttabile
Non possiamo che accogliere con moderato ottimismo il nuovo corso che sembra prendere piede in merito al futuro del CSI-Piemonte. Porre attenzione alla competenza di chi gestirà il consorzio, oltre che ai suoi operatori, è sintomo di una ritrovata fiducia nelle potenzialità di una struttura che, se sfruttata a dovere, potrà rivelarsi una risorsa per la nostra Regione. Ogni ragionamento però deve partire dalla salvaguardia di tutti i posti di lavoro e l’impegno assunto dall’assessore Ghiglia in merito non può che farci piacere. Leggi Tutto
Cota, la FIAT e la sua strana visione del barocco: un modo per distogliere l’attenzione dalle sue responsabilità politiche
Le dichiarazioni di Cota in merito alla sentenza della Consulta sulla FIAT probabilmente sono frutto di queste torride giornate che hanno annebbiato la mente del Presidente. Se non fosse che il tema è serio e delicato saremmo curiosi di capire quale collegamento abbia intravisto il governatore tra il periodo barocco e l’esclusione della FIOM dalle fabbriche dell’azienda automobilistica torinese.
Forse Cota vuole confondere le acque a tal punto da far passare in secondo piano la sua connivenza con Marchionne e le decisioni dell’amministratore delegato del Lingotto? Leggi Tutto
Parliamo del CSI Piemonte e dell’informatica pubblica piemontese, non delle singole persone
Purtroppo sul CSI-Piemonte continuano ad alimentarsi dibattiti che risultano essere surreali, continuando ad eludere le questioni principali, vale a dire dove si vuole indirizzare l’informatica pubblica piemontese, promuovendo l’innovazione e il rinnovamento della PA, e di conseguenza quale possa essere un concreto piano industriale per il consorzio.
Noi abbiamo presentato una proposta di legge, provando a dare delle risposte a questi quesiti. Purtroppo la proposta giace in commissione con il disegno di legge pluri-rimaneggiato della giunta, bloccato da veti contrapposti nella maggioranza del Consiglio regionale. Leggi Tutto
Approvata la rivalutazione della chiusura del punto nascita di Carmagnola. Maggioranza allo sbando e premiata la mobilitazione dei cittadini. Cota prenda atto del voto del Consiglio regionale e ne abbia rispetto
Nonostante l’indicazione negativa da parte dell’assessore Cavallera, l’ordine del giorno sul punto nascita di Carmagnola, a prima firma Augusta Montaruli di Fratelli d’Italia, è stato approvato, con i voti dell’opposizione.
Questo atto impegna la giunta a rivalutare la decisione della chiusura di questo servizio.
E’ da tempo che i carmagnolesi stanno protestando in modo molto animato contro questa scelta sbagliata.
Oggi durante l’audizione in consiglio regionale del loro comitato, l’assessore era sembrato meno rigido, dichiarando che sulla questione il Tar non ha concesso la sospensiva, ma manca ancora la discussione nel merito, all’inizio del prossimo anno. Leggi Tutto
ABIT, bene la manifestazione di oggi. La politica non si deve piegare davanti ai ricatti delle aziende. Si blocchi sul nascere una crisi aziendale che demolirebbe un altro settore industriale
La buona partecipazione dei lavoratori alla manifestazione indetta oggi contro la chiusura dello stabilimento ABIT di Grugliasco è il segno che la politica non si deve piegare davanti ai ricatti delle aziende. Nessuno nega la crisi economica, ma lasciare a casa da un giorno all’altro 97 lavoratori sarebbe una vera e propria tragedia.
La Cooperlat Tre Valli, proprietaria del marchio ABIT, ha avviato la procedura di messa in mobilità per 97 dei 105 dipendenti dello stabilimento torinese. La cooperativa ABIT intende infatti affidare a terzi le attività del caseificio. Già nove anni fa accadde una cosa simile quando l’ Abit, in rosso di 27 milioni, chiese la mobilità per 85 dipendenti ma poi si salvò grazie al marchio marchigiano Cooperlat. Leggi Tutto