Sulla nomina del garante dei detenuti l’apertura di Enrico Costa è un buon segnale, adesso dalle parole passiamo ai fatti: martedì si proceda alla nomina
Accogliamo con favore le dichiarazioni di Enrico Costa sul garante dei detenuti. Evidentemente il segretario del Popolo della Libertà ha capito l’importanza della figura in questione e del ruolo che ricopre. Si tratta di un’apertura che rappresenta anche un buon segnale.
Da troppo tempo il consiglio regionale sta tergiversando in merito, è il momento di passare ai fatti e di nominare il nuovo garante dei detenuti.
Crediamo che a questo punto la maggioranza durante il prossimo Consiglio regionale di martedì dovrebbe ritirare la richiesta di accorpare la figura del garante dei detenuti con quella del difensore civico. Questo è il nostro auspicio e la direzione nella quale andremo a fare convergere il nostro lavoro e il nostro impegno.
Dopo la chiusura delle strutture ospedaliere, la Regione vuole anche bloccare il turn over del personale medico e amministrativo: più che di riforma del sistema sanitario regionale dovremmo parlare di smantellamento del sistema sanitario regionale
Sarà mica che l’obiettivo di Roberto Cota e della sua Giunta sia quello di smantellare il sistema sanitario piemontese rendendolo inefficiente in modo da avvantaggiare la sanità privata? Il dubbio è lecito visto che, provvedimento dopo provvedimento, viene ridimensionato il servizio pubblico. Vogliono chiudere le strutture ospedaliere, bloccare il turn over dei medici e del personale amministrativo: cosa rimarrà della sanità piemontese?
Il problema di questa amministrazione regionale è che non ha visione. Quello che ci è stato presentato come una ristrutturazione del sistema sanitario in realtà è un piano di riduzione dei costi ragionieristico che non tiene conto delle necessità dei cittadini, delle peculiarità del territorio, del contesto socio economico nel quale si va ad inserire. Leggi Tutto
Aderiamo al Family Pride di Torino. La politica passi ai fatti: si discuta in Regione il nostro pdl contro le discriminazioni
I diritti sono un diritto di tutti: la politica si deve battere contro ogni discriminazione legata all’orientamento sessuale mettendo in atto gli strumenti utili a sensibilizzare e punire i comportamenti illeciti. E’ per questi motivi che parteciperemo a Torino al Family Pride che si terrà domani.
Il Gruppo consiliare di Sinistra Ecologia Libertà con Vendola in Regione Piemonte ha presentato un progetto di legge contro le discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere. Un disegno di legge grazie al quale verrebbero riconosciute le coppie omossessuali anche in ambito sanitario e che mira a superare le discriminazioni sui luoghi di lavoro. Leggi Tutto
Sfratti, preoccupante l’allarme lanciato dal SICET CISL. Presentato un ordine del giorno in Regione per chiedere al Governo di bloccare gli sfratti per 15 mesi
La questione casa sta diventando una vera e propria emergenza. Secondo i dati del SICET, il sindacato degli inquilini della CISL, nel 2012 in tutto il Piemonte sarebbero state emesse più di 6.000 ordinanze di sfratto, di cui 4.000 solo a Torino. Male anche le altre province: Novara 900, Cuneo 600, Alessandria 400, Vercelli 330, Asti 300 e Verbania 140. Solo di Biella non si conoscono i dati.
E’ per questo motivo che il Gruppo consiliare di Sinistra Ecologia Libertà con Vendola in Regione Piemonte ha presentato un Ordine del Giorno nel quale richiede al Governo di varare un decreto legge urgente che blocchi gli sfratti per almeno 15 mesi. Leggi Tutto
TAV, l’approvazione del ddl per la ratifica e l’esecuzione dell’accordo tra Italia e Francia? Colpa del M5S
Se il Movimento 5 Stelle avesse avuto il coraggio di prendersi la responsabilità di sostenere il Governo del Cambiamento proposto da Bersani, oggi non ci sarebbe stata alcuna approvazione del disegno di legge per la ratifica e l’esecuzione dell’accordo tra Italia e Francia per la realizzazione e l’esercizio della Torino-Lione.
In quei giorni abbiamo cercato con insistenza di spiegare che sulla questione specifica il fronte contro la TAV stava perdendo un’occasione importantissima: l’esecutivo di scopo proposto da Bersani avrebbe avuto una forte connotazione No TAV e anche se non fosse riuscito a stoppare subito l’opera almeno non avrebbe fatto sì che i lavori andassero avanti. Leggi Tutto