Nessuna via prioritaria per l’approvazione del disegno di legge di riorganizzazione del Csi-Piemonte: continuiamo con la nostra attività emendativa ostruzionistica
L’audizione di oggi del consiglio di amministrazione e del Direttore Generale del CSI-Piemonte nella Commissione Bilancio ha evidenziato come l’urgenza richiesta dall’assessore Ghiglia per l’approvazione del disegno di legge di riorganizzazione del Csi-Piemonte non sia dettata da vincoli legislativi, ma motivata da un bilancio in contrazione che, al momento, prevede solo 117 milioni per l’anno prossimo.
A questo punto, però, non capiamo come l’intervento dei privati, a cui si apre senza alcun vincolo con il ddl proposto, possa essere salvifico, addirittura con una previsione di risparmi e il mantenimento dei livelli occupazionali. Leggi Tutto
Diritto allo studio, nessuna novità da questa Giunta. Gli studenti non sono una priorità per Cota
Come ogni anno il Diritto allo studio non è una priorità per questa maggioranza e per questa Giunta. Al momento per il prossimo anno sono previsti solo 8 milioni rispetto ai 10 di quest’anno.
Nelle settimane passate il Gruppo Consigliare Regionale di Sinistra Ecologia Libertà ha presentato un Ordine del Giorno, nel quale ha chiesto con forza di ripristinare i fondi per l’EDISU Piemonte per l’anno 2014 e di sostenere anche nei prossimi anni, come in passato, il 100% delle borse di studio per tutti gli studenti idonei (capaci e meritevoli e privi di mezzi come da DPCM in vigore, senza ricorrere alla sostituzione delle borse di studio con i prestiti d’onore), le aule studio, le residenze e le mense. Leggi Tutto
Inaccettabile aumento IRPEF per i redditi bassi: chi contesta con noi Cota contesti anche il Governo che impone vincoli stretti
Senza l’approvazione del Bilancio i lavoratori dell’IPLA si ritroveranno in ginocchio: ecco perché hanno protestato in Consiglio
Nessuna scorciatoia verso lo smantellamento del CSI-Piemonte. Il pubblico può anche autoriformarsi
Oggi l’assessore Ghiglia ha ribadito l’urgenza di approvare il disegno di legge che di fatto potrebbe portare allo smantellamento del CSI-Piemonte. Le motivazioni addotte sono l’antieconomicità del consorzio gravato di ridondanti costi aziendali, senza mai portare però dei dati certi che mettano ad esempio a confronto la partecipata piemontese con realtà simili.
La soluzione delineata è quella di trasformarla in un grande contenitore “appetibile” rinunciando a priori a rendere più efficiente la realtà pubblica che invece noi ritenamo sia in grado di autoriformarsi. Leggi Tutto