Referendum svizzero, adesso Cota capisce il significato delle enormi boiate che hanno detto per anni
Adesso Cota si rende conto che gli immigrati possiamo essere anche noi. Ci può essere sempre qualcuno più a nord. Sono oltre 5.000 i lavoratori dell’alto Piemonte che da ieri vedono un po’ meno certo il loro futuro lavorativo a causa della consultazione referendaria con la quale in Svizzera è stato dato mandato al Governo di tessere maglie più strette per l’immigrazione fissandone delle quote.
Sono camerieri, impiegati di banca e infermieri, ma non solo. Non hanno la pelle scura e non arrivano dall’Africa, ma dai paesi del Verbano Cusio Ossola e dell’Omegnese per lavorare in Svizzera. Adesso Cota chiede l’intervento di Letta e annuncia una cooperazione con Maroni per affrontare l’imminente rischio. Leggi Tutto
A due anni dalla vittoria referendaria sull’acqua restano la grande partecipazione e la lotta
A ribaltare l’esito del Referendum sull’acqua pubblica, e sugli altri servizi pubblici, ci hanno provato prima Berlusconi e poi Mario Monti, a due anni dalla vittoria referendaria ci restano la convinzione che la logica del profitto non deve inquinare il bacino dei beni comuni e che la lotta contro le privatizzazioni incontrollate non è ancora finita.
Il 12 e 13 giugno del 2011 la rivoluzione dei beni comuni venne legittimata da 27 milioni di italiani che con il voto dichiararono la propria convinzione che l’acqua deve essere pubblica. Già un mese dopo le lobby del profitto cercarono di ribaltare l’esito referendario: fu il Governo Berlusconi a riproporre la stessa norma che con il referendum venne abrogata, la Corte Costituzionale un anno dopo bloccò questa manovra. Leggi Tutto
Cota difende l’indifendibile Sacchetto
Questa mattina in Consiglio regionale è stata discussa la mozione di sfiducia all’Assessore all’Agricoltura. Il Presidente Cota anche in questa volta ha perso un’occasione, cioè tenere un atteggiamento coerente alla realtà, invece che esaltare le doti di Sacchetto: se in passato lo aveva definito il miglior Assessore mai visto in Piemonte, oggi ha dichiarato che è “assolutamente competente”. Siamo davanti ad un evidente tentativo di mistificazione della realtà.
Che l’operato di Sacchetto sia stato totalmente inadeguato è evidente a tutti: non dimentichiamoci l’audizione di qualche settimana addietro nella quale alcune associazioni di cacciatori proprio in Consiglio regionale avevano evidenziato gli errori di gestione dell’assessorato. Leggi Tutto
L’Assessore Sacchetto sfiduciato anche dai suoi stessi supporter cacciatori
Se ancora ci fosse bisogno di una sorta di ufficialità adesso non possiamo avere più alcun dubbio: il disastroso Assessore Sacchetto è riuscito a fare infuriare proprio tutti. Gli animalisti sono giustamente sul piede di guerra da ormai qualche tempo, ma a loro da questa mattina abbiamo la certezza che si sono aggiunti anche i cacciatori, accolti dal Consiglio regionale in un’audizione. Un capolavoro politico del leghista che nell’intento di ampliare il proprio bacino elettorale è riuscito a prosciugarlo. Leggi Tutto
Un’altra figuraccia della Regione sulla caccia! L’assessore restituisca le deleghe
Apprendiamo che il Tar ha accolto il ricorso delle associazioni ambientaliste e ha sospeso il calendario venatorio della Regione Piemonte.
Non possiamo che essere soddisfatti che si sia intervenuti ad evidenziare una situazione anomala, un vuoto legislativo, determinati dall’abrogazione della legge regionale sulla caccia, volta ad evitare la celebrazione del referendum. Leggi Tutto