Grazie alla nostra sollecitazione venerdì 1 febbraio Regione e Provincia discuteranno delle modalità di assunzione del personale disabile
Lo prevede la legge 68/99: i datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad avere alle loro dipendenze lavoratori disabili nella misura del 7% dei lavoratori occupati nel caso in cui questi ultimi siano più di 50. Inoltre la legge dice che il datore di lavoro, nel nostro caso la Regione, debba stipulare con gli uffici competenti convenzioni di integrazione lavorativa. La Regione Piemonte non ha ancora stipulato con le Province la convenzione di integrazione lavorativa così come previsto dall’articoio 11 della legge 68/99 sul diritto al lavoro dei disabili per permettere anche a chi ha più difficoltà, ma buone residue capacità lavorative, di entrare nel mondo del lavoro. Una grande discriminazione. Leggi Tutto
Il nostro non è un Paese civile, se 50 disabili gravi devono ricorrere allo sciopero della fame
Sinistra Ecologia Libertà è al fianco dei circa 50 disabili gravi che da ieri hanno cominciato lo sciopero della fame per catalizzare l’attenzione del Governo sulle loro condizioni di salute. Lo sciopero è stato indetto dal Comitato 16 Novembre.
E’ intollerabile che in un Paese, sulla carta, civile e avanzato come il nostro dei disabili gravi debbano ricorrere ad una forma di protesta, lo sciopero della fame, così destabilizzante per richiamare l’attenzione di chi attualmente governa. Si tratta di persone che sono affette da patologie neurodegenerative progressive, come Sla, distrofia muscolare e sclerosi multipla che hanno bisogno di assistenza continua. Leggi Tutto
Un bilancio non attento al sociale. Abroghiamo l’unico intervento previsto: il fondo Nasko
I cittadini più bisognosi oggi davanti al palazzo della Regione per chiedere di non essere dimenticati. Attenzione e risorse, ecco cosa vogliono le circa quattrocento persone che hanno manifestato a sostegno delle necessità dei portatori di handicap, degli anziani non autosufficienti e di coloro che subiscono la piaga di una patologia invalidante.
Le associazioni hanno calcolato che le persone coinvolte nel solo Piemonte sarebbero trentamila. Si parla di cittadini malati cronici non autosufficienti in attesa anche da più di due anni di ricevere l’assistenza di cui avrebbero diritto secondo i Livelli essenziali di assistenza socio-sanitaria. Leggi Tutto