Grazie alla nostra sollecitazione venerdì 1 febbraio Regione e Provincia discuteranno delle modalità di assunzione del personale disabile
Lo prevede la legge 68/99: i datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad avere alle loro dipendenze lavoratori disabili nella misura del 7% dei lavoratori occupati nel caso in cui questi ultimi siano più di 50. Inoltre la legge dice che il datore di lavoro, nel nostro caso la Regione, debba stipulare con gli uffici competenti convenzioni di integrazione lavorativa. La Regione Piemonte non ha ancora stipulato con le Province la convenzione di integrazione lavorativa così come previsto dall’articoio 11 della legge 68/99 sul diritto al lavoro dei disabili per permettere anche a chi ha più difficoltà, ma buone residue capacità lavorative, di entrare nel mondo del lavoro. Una grande discriminazione.
Il gruppo consiliare di Sinistra Ecologia Libertà con Vendola ha sollecitato in merito la Giunta regionale, con un’interrogazione a risposta immediata in aula, che finalmente si è mobilitata: venerdì infatti si terrà un incontro tra i componenti degli uffici regionali e di quelli provinciali della Direzione Risorse Umane e Patrimonio. Ad oggi è stato effettuato uno studio per la predisposizione di convenzioni pluriennali per l’assunzione di disabili con infermità psico-somatiche ed è stata elaborata una bozza di convenzione che prevede, oltre alla chiamata nominativa, anche altre modalità di reclutamento del personale disabile: procedure selettive concorsuali e avviamento in seguito a richiesta numerica.
Insomma ci troviamo di fronte al primo passo di una, speriamo non lunga, strada che deve portare al riconoscimento del diritto al lavoro anche di chi si trova in condizione di disabilità.