Non parliamo più di Città della Salute e della Scienza di Torino nei programmi operativi 2013-2015
Nessun chiarimento è oggi arrivato in Commissione Sanità del Consiglio Regionale sul futuro della nuova azienda “Città della Salute e della Scienza di Torino”.
Ricordiamo che nella relazione del tavolo Massicci del 4 aprile 2013 si rappresentava “la necessità di ricevere chiarimenti in merito allo status della costituenda Azienda Città della Salute e della Scienza di Torino, con particolare riferimento ai tempi e alle modalità di attivazione, ai rapporti con l’università”, nonché “relativamente alle modalità di gestione di eventuali controversie tra gli organi delle Federazioni Sovrazonali con quelli di ciascuna Azienda sanitaria.” Leggi Tutto
A due anni dalla vittoria referendaria sull’acqua restano la grande partecipazione e la lotta
A ribaltare l’esito del Referendum sull’acqua pubblica, e sugli altri servizi pubblici, ci hanno provato prima Berlusconi e poi Mario Monti, a due anni dalla vittoria referendaria ci restano la convinzione che la logica del profitto non deve inquinare il bacino dei beni comuni e che la lotta contro le privatizzazioni incontrollate non è ancora finita.
Il 12 e 13 giugno del 2011 la rivoluzione dei beni comuni venne legittimata da 27 milioni di italiani che con il voto dichiararono la propria convinzione che l’acqua deve essere pubblica. Già un mese dopo le lobby del profitto cercarono di ribaltare l’esito referendario: fu il Governo Berlusconi a riproporre la stessa norma che con il referendum venne abrogata, la Corte Costituzionale un anno dopo bloccò questa manovra. Leggi Tutto
Sospesi in commissione i criteri per le borse di studio. Blocchiamo l’emorragia di studenti dal Piemonte
Oggi la mobilitazione degli studenti con le opposizioni del Consiglio regionale ha ottenuto un risultato: la sospensione in commissione cultura con spostamento a lunedì della votazione dei criteri dei bandi di concorso per l’assegnazione delle borse di studio agli studenti universitari.
Non si è trattato della solita manfrina, come ha sostenuto l’assessore Molinari, di cui sono protagonisti gli studenti che ogni anno inscenano una protesta contro l’amministrazione regionale.
Per le scelte dell’anno scorso ben 8000 borsisti risulterebbero usciti dal nostro sistema universitario per tornare nelle loro regioni. Leggi Tutto
Sulla nomina del garante dei detenuti l’apertura di Enrico Costa è un buon segnale, adesso dalle parole passiamo ai fatti: martedì si proceda alla nomina
Accogliamo con favore le dichiarazioni di Enrico Costa sul garante dei detenuti. Evidentemente il segretario del Popolo della Libertà ha capito l’importanza della figura in questione e del ruolo che ricopre. Si tratta di un’apertura che rappresenta anche un buon segnale.
Da troppo tempo il consiglio regionale sta tergiversando in merito, è il momento di passare ai fatti e di nominare il nuovo garante dei detenuti.
Crediamo che a questo punto la maggioranza durante il prossimo Consiglio regionale di martedì dovrebbe ritirare la richiesta di accorpare la figura del garante dei detenuti con quella del difensore civico. Questo è il nostro auspicio e la direzione nella quale andremo a fare convergere il nostro lavoro e il nostro impegno.
Dopo la chiusura delle strutture ospedaliere, la Regione vuole anche bloccare il turn over del personale medico e amministrativo: più che di riforma del sistema sanitario regionale dovremmo parlare di smantellamento del sistema sanitario regionale
Sarà mica che l’obiettivo di Roberto Cota e della sua Giunta sia quello di smantellare il sistema sanitario piemontese rendendolo inefficiente in modo da avvantaggiare la sanità privata? Il dubbio è lecito visto che, provvedimento dopo provvedimento, viene ridimensionato il servizio pubblico. Vogliono chiudere le strutture ospedaliere, bloccare il turn over dei medici e del personale amministrativo: cosa rimarrà della sanità piemontese?
Il problema di questa amministrazione regionale è che non ha visione. Quello che ci è stato presentato come una ristrutturazione del sistema sanitario in realtà è un piano di riduzione dei costi ragionieristico che non tiene conto delle necessità dei cittadini, delle peculiarità del territorio, del contesto socio economico nel quale si va ad inserire. Leggi Tutto