• Riorganizzazione della rete ospedaliera piemontese: urgente fermare lo smantellamento dell’Ospedale Valdese di Torino

    Oggi l’assessore Monferino ha presentato quello che ha definito un primo passo di avvicinamento della rete ospedaliera alla revisione che verrà realizzata. Il decreto Balduzzi ha stabilito solo delle linee guida, e perciò rimane valida l’impostazione data inizialmente dal governo regionale.
    Il testo sarà oggetto di approssimazioni successive, poiché attualmente risulta fortemente squilibrato, tra la provincia di Torino e le altre, apparentemente sembrerebbero salvaguardate dai tagli più pesanti.
    L’area torinese sarebbe oggetto dei maggiori interventi di riduzione dei servizi sanitari perché quella che presenta le maggiori criticità. Noi non siamo favorevoli ad una riorganizzazione che abbia come unico criterio il dato quantitativo.
    Manifestiamo la nostra netta contrarietà a procedere subito allo smantellamento dell’Ospedale Valdese di Torino. L’obiettivo a regime dichiarato è la cessazione delle attività ospedaliere, con il mantenimento del solo poliambulatorio, già al 31/12/2012. L’assessore dimostra ancora una volta di muoversi senza interloquire con le altre istituzioni, a partire dal Comune di Torino, derubricando le proteste al solo malcontento della Circoscrizione e delle attività commerciali circostanti la struttura.
    Abbiamo già manifestato il nostro disappunto sulla riconversione dell’ospedale di Lanzo, dove al momento verrebbero mantenute alcune funzioni ospedaliere, anche se l’assessore ha dichiarato che “come ospedale non sta in piedi”.
    Segnato il destino dei presidi di Venaria, Avigliana, Giaveno, Torre Pellice e Pomaretto, a cui corrisponderebbe la riduzione di ben 108 posti letto.
    Queste prime considerazioni ci fanno dire che è necessario ripensare totalmente il percorso di riorganizzazione. La razionalizzazione deve avvenire secondo altri criteri, non tagliando asetticamente i servizi ai cittadini.

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