
Giovedì 6 marzo ho coordinato un nuovo incontro della Comunità di pratica sulla parità di genere di Torino Social Impact focalizzato sulle sfide che il digitale e l’intelligenza artificiale pongono in questo ambito. L’evento si è svolto presso il Fondo Tullio De Mauro, negli spazi della Rete Italiana di Cultura Popolare.
Durante la mia introduzione, ho posto una domanda cruciale: l’intelligenza artificiale rappresenta un’opportunità o un ostacolo per la parità di genere? Abbiamo discusso come l’AI possa sia replicare che amplificare schemi preesistenti nella società, rischiando di perpetuare stereotipi di genere e consolidare disparità esistenti. La sfida consiste invece nel costruire un’alleanza tra intelligenza artificiale e parità di genere per ridurre questi squilibri storici.
Ringrazio Gianni Garbarini di Sloweb per il suo intervento sull’etica nel digitale e Alessandra Buffa e Federica Lombardi della Fondazione Piemonte Innova per aver presentato il Progetto DEA – Digitale, Equità, Azioni, volto a ridurre il gender gap nel settore tecnologico.
Questo incontro ha ulteriormente rafforzato la mia convinzione: è necessario un impegno collettivo per garantire che l’innovazione tecnologica sia al servizio dell’equità e dell’inclusione.
Anche alla luce della mia recente esperienza al CSW69 a New York con UN Women Italy, credo molto nel percorso della comunità di pratica, che sta man mano affrontando le questioni prioritarie rispetto alla parità di genere, con l’obiettivo di individuare pratiche innovative, con un approccio convinto e partecipativo delle organizzazioni dell’ecosistema di Torino Social Impact.