La memoria per alimentare la lotta alla discriminazione
Un triangolo di colore rosso identificava i prigionieri politici; due triangoli di colore giallo appositamente sovrapposti identificavano i prigionieri ebrei; un triangolo marrone identificava gli zingari; un triangolo nero identificava i vagabondi, gli etilisti, i malati di mente, le prostitute, le lesbiche; un triangolo viola identificava i testimoni di Geova; un triangolo rosa identificava i prigionieri omosessuali; un triangolo azzurro identificava gli emigrati; un triangolo verde identificava i delinquenti comuni. Leggi Tutto
Quel vagone non è un baraccone, ma un monito contro il razzismo e i populismi
Il vagone che ricorda il viaggio di Primo Levi verso Auschwitz non è un “baraccone” e la volontà di tenerlo esposto di fronte a Palazzo Madama non è “una pagliacciata”. Torino è città che si è distinta durante la lotta per la liberazione del nostro Paese dal nazi-fascismo e noi siamo orgogliosi di mettere in mostra i simboli di un periodo che non dobbiamo dimenticare. Leggi Tutto