FIVIT-COLMBOTTO, non facciamo passare il messaggio che un imprenditore possa decidere di chiudere un’azienda sana senza tener conto del disastro sociale che provoca
Questa sera a Collegno la cittadinanza si stringerà attorno ai lavoratori della FIVIT-COLOMBOTTO del gruppo Agrati: 82 piemontesi che sono stati licenziati senza preavviso da un’azienda che non è in perdita, come dimostrano i lavori di ristrutturazione che recentemente sono stati fatti alla fabbrica.
Questa storia in questi ultimi giorni ha avuto notevole risalto anche sugli organi di stampa perché è la fotografia di quello che potrebbe diventare il sistema industriale italiano: non possiamo fare passare il concetto che nel nostro Paese gli imprenditori possano decidere di chiudere aziende senza tenere conto del danno sociale che potrebbero creare. Leggi Tutto
Cota usa i ricorsi per ripassare la giurisprudenza in vista del suo ritorno nel mondo dell’avvocatura? Non lo faccia a spese dei piemontesi
Cota evidentemente è colto dalla sindrome del ricorso ossessivo: probabilmente lo fa perché vuole ripassare i vari codici della giurisprudenza per tornare a esercitare la professione d’avvocato. Stia però attento a non farlo a spese dei contribuenti piemontesi: sarebbe inaccettabile.
Non riusciamo a spiegarci diversamente il teatrino che sta mettendo in scena giorno dopo giorno l’ex Governatore della Regione Piemonte. Difendere l’indifendibile non è segno di equilibrio politico, a meno che il leghista non voglia tenere accesa la fiamma della giustizia perché si è reso conto che di lui ormai si può parlare solo per queste cose vista la pochezza dell’opera della sua Giunta. Leggi Tutto
CIE, da Marino dichiarazioni fuori luogo che sono il segno della poca conoscenza del problema in questione
Le parole del senatore Mauro Marino in merito al Centro di Identificazione ed Espulsione di Torino e alla mozione approvata ieri dal Consiglio comunale sono fuori luogo e segno di poca conoscenza del problema in questione: da un democratico ci saremmo aspettati una reazione più progressista e meno conservatrice.
Riteniamo grave che il Presidente della Commissione Finanze e tesoro del Senato abbia voluto stroncare sul nascere un atto simbolico che aveva il merito di sollevare all’attenzione dell’opinione pubblica una condizione che è diventata insostenibile. Leggi Tutto
Alleluja ha vinto il centrosinistra, ma purtroppo hanno perso le donne. In Piemonte diciamo NO all’estinzione della donna in politica
Fateci caso, le donne in politica stanno correndo il pericolo del Panda: l’estinzione. Nelle ultime due consultazioni regionali su un totale di 80 consiglieri regionali solo 3 sono le donne che sono riuscite a essere elette, ben il 3.75%. I conti sono semplici da fare: a novembre in Basilicata non sono state elette consigliere regionali su un totale di 20 eletti, mentre Pigliaru in Sardegna si troverà a dover affrontare un Consiglio regionale con sole 3 donne su 60. Alla faccia delle pari opportunità; della rappresentanza di genere; delle quote rosa; dell’uguaglianza tra uomini e donne. Un problema dunque esiste e deve essere affrontato. Leggi Tutto
A maggior ragione dopo il flop delle Primarie del PD è necessario un confronto sui contenuti per scegliere il candidato alla presidenza della Regione
Che fine ha fatto il popolo delle Primarie? Le consultazioni democratiche non hanno più appeal o forse i cittadini ci vogliono far capire che sono stanchi dell’uomo solo al comando? Che alle primarie del Partito Democratico si siano presentati solo il 20% degli elettori della consultazione precedente è un dato politico che non può essere sottovalutato. E’ vero che quelle con cui fu nominato segretario nazionale del PD Matteo Renzi furono elezioni discusse e con una cassa di risonanza nazionale, ma i 20.000 elettori di ieri sono la metà di quei 40.000 che poteva considerarsi la soglia di sbarramento per raggiungere un risultato accettabile. Leggi Tutto