• Alleluja ha vinto il centrosinistra, ma purtroppo hanno perso le donne. In Piemonte diciamo NO all’estinzione della donna in politica

    Fateci caso, le donne in politica stanno correndo il pericolo del Panda: l’estinzione. Nelle ultime due consultazioni regionali su un totale di 80 consiglieri regionali solo 3 sono le donne che sono riuscite a essere elette, ben il 3.75%. I conti sono semplici da fare: a novembre in Basilicata non sono state elette consigliere regionali su un totale di 20 eletti, mentre Pigliaru in Sardegna si troverà a dover affrontare un Consiglio regionale con sole 3 donne su 60. Alla faccia delle pari opportunità; della rappresentanza di genere; delle quote rosa; dell’uguaglianza tra uomini e donne. Un problema dunque esiste e deve essere affrontato.

    Noi è da tempo che sottolineiamo il fatto che anche a sinistra sulla questione femminile si fanno tante parole, ma pochi fatti. Senza nascondersi dietro false ipocrisie devo ammettere che la questione riguarda anche il partito che sostengo e per il quale mi impegno. In Piemonte si andrà a votare con la vecchia legge elettorale, noi nelle sedi istituzionali e politiche competenti avevamo avanzato la pretesa che fosse modificata introducendo la doppia preferenza, ma ovviamente non siamo stati ascoltati. Il problema però è più profondo.

    Qualcuno dirà: “ma in Basilicata e Sardegna i cittadini hanno votato indicando la propria preferenza politica”. Il punto è proprio questo: chi è che decide quali sono gli esponenti politici che devono avere un’affermazione davanti ai cittadini? Chi stabilisce su chi si deve investire per fare crescere politicamente il partito? E su quali basi? A farlo sono i dirigenti di partito e, che siano di centrodestra o di centrosinistra, privilegiano sempre gli uomini. Quella che pongo è una questione che va affrontata nel perimetro del centrosinistra e alla quale il futuro candidato alla presidenza della Regione deve dare una risposta. In poche parole in Piemonte si deve evitare di correre il pericolo 3.75%, ovvero una rappresentanza femminile irrilevante.

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