• Ciclabilità e cicloturismo, le mie risposte a Bici & Dintorni FIAB Torino

    Bici & Dintorni FIAB Torino ha posto cinque domande sui temi della ciclabilità e del cicloturismo ai candidati alle prossime elezioni regionali del 25 maggio. L’amministrazione regionale sul tema dei trasporti, dell’ambiente e della mobilità sostenibile può incidere grazie alle decisioni che potrebbe assumere. A riguardo ho sempre assunto impegni chiari e vorrò continuare a farlo nella prossima legislatura.

    Al seguente link potrete leggere le risposte che ho dato alle domande di Bici & Dintorni FIAB Torino: http://www.biciedintorni.it/wordpress/regionali-piemonte-2014/#SEL

  • M’impegno: ripensare FINPIEMONTE

    10. M’impegno per fare in modo che la nuova legislatura ponga particolare attenzione al ruolo ed alle risorse che, annualmente, sono destinate alle due finanziarie regionali, così come sono state costituite dall’operazione di scissione proporzionale realizzata dalla Giunta Bresso nel 2008. È necessario ripensare l’operatività della FINPIEMONTE S.P.A. in funzione di poter attrarre anche capitali privati che, insieme a quelli pubblici, possano riattivare un circuito virtuoso verso le imprese. È su questo terreno che si dovrà affrontare la sfida per “spendere bene” ed in modo efficace i prossimi Fondi Europei previsti dalla programmazione 2013/2020: risorse che potrebbero, proprio attraverso una FINPIEMONTE S.P.A. rinnovata abbinarsi all’operare di Fondi privati per creare un “effetto leva” importante per il nostro sistema delle piccole imprese.

  • Qualcuno dica a Enrico Costa che la campagna elettorale non è la fiera della baggianata

    Vorremmo ricordare al candidato Presidente del Nuovo Centro Destra, Enrico Costa, che la campagna elettorale non è la fiera della baggianata e non vince chi la spara più grossa.
    L’esponente di un centrodestra che vorrebbe essere fresco e giovane si sta candidando a guidare un ente che, dopo le dichiarazioni apparse oggi sui giornali, dimostra di non conoscere affatto. Come si può dire che le partecipate dovrebbero essere abolite attraverso un referendum popolare? Questi signori non sono riusciti a privatizzare i beni comuni piemontesi per legge e lo vorrebbero fare con un colpo di spugna populista? Non lo permetteremo mai.
    Questo non vuol dire che tutto debba rimanere allo stato attuale, anzi. Siamo convinti che le partecipate siano una risorsa della Regione utili allo sviluppo del territorio e delle funzioni regionali.
    La nuova legislatura dovrà porre particolare attenzione al ruolo ed alle risorse che, annualmente, sono destinate alle due finanziarie regionali, così come sono state costituite dall’operazione di scissione proporzionale realizzata dalla Giunta Bresso nel 2008. È necessario ripensare l’operatività della FINPIEMONTE S.P.A. in funzione di poter attrarre anche capitali privati che, insieme a quelli pubblici, possano riattivare un circuito virtuoso verso le imprese. È su questo terreno che si dovrà affrontare la sfida per “spendere bene” ed in modo efficace i prossimi Fondi Europei previsti dalla programmazione 2013/2020: risorse che potrebbero, proprio attraverso una FINPIEMONTE S.P.A. rinnovata abbinarsi all’operare di Fondi privati per creare un “effetto leva” importante per il nostro sistema delle piccole imprese.
  • Per una sanità che pensi al bene dei piemontesi

    L’ospedale Valdese di Torino è il simbolo della cattiva gestione della sanità piemontese da parte della Giunta di centrodestra. Una cattiva gestione con tre assessori che hanno fatto solo ragionamenti ragionieristici.

    La sanità deve essere gestita in altro modo. La sanità deve guardare al benessere dei cittadini, deve garantire il diritto alla salute, è necessario diminuire le liste d’attesa e pensare seriamente al problema della non autosufficienza.

  • M’impegno per gli ospedali di Carmagnola e Lanzo

    9.M’impegno per un forte rilancio degli ospedali di Carmagnola e Lanzo, strutture che sono state svuotate dal centrodestra delle loro competenze e professionalità. Già in questi anni di contrasto alle politiche di Cota ci siamo prodigati contro la chiusura dei Punti Nascite, la conversione dei Pronto Soccorso e la mobilità disorganizzata di lavoratori da una struttura all’altra. Il prossimo Consiglio regionale dovrà rimettere le cose a posto tornando alla situazione precedente.