• Ho aderito al documento del Coordinamento per la laicità della scuola

    Il futuro del nostro Paese e della nostra regione passa anche attraverso un sistema scolastico laico e indipendente. Negli ultimi anni fare istruzione in Italia è diventato sempre più difficile a causa dei continui tagli che i diversi Governi hanno fatto. È per questo che ho aderito con convinzione al documento presentato ai candidati alle prossime Elezioni regionali 2014 dal Coordinamento per la laicità della scuola: diritto allo studio e  dimensionamento sono i punti principali che vengono affrontati. Nel prossimo Consiglio regionale il mio impegno a sostegno delle loro istanze.

    IL DOCUMENTO DEL COORDINAMENTO PER LA LAICITA’ DELLA SCUOLA

  • Banda Larga: un progetto di sviluppo per il Piemonte

    Banda larga; nuove tecnologie; agenda digitale in Italia e in Piemonte; progetti di informatizzazione pubblica per la Regione: possono essere fonte di sviluppo per il nostro territorio? L’informatizzazione del sistema pubblico può essere strumento di sburocratizzazione della pubblica amministrazione?
    Domani alle ore 10.30 presso la Sala dell’Antico Macello di Po in via Matteo Pescatore 7 a Torino ne parleremo insieme a Monica Cerutti, capolista SEL per le Elezioni regionali 2014; Francesco Sacco, docente Università Bocconi; Cristoforo Morandini, associated partner Between; Stefano Quaranta, deputato di SEL e componente Commissione Trasporti e Telecomunicazioni. Modererà Giuseppe Carovita.
    Programma dell’evento – Interverranno: 
    – Monica Cerutti, capolista SEL per le Elezioni regionali 2014
    – Introdurrà Giuseppe Carovita, giornalista
    – Francesco Sacco, docente Università Bocconi
    – Cristoforo Morandini, associated partner Between
    – Stefano Quaranta, deputato di SEL e componente Commissione Trasporti e Telecomunicazioni
    ore 10.30 presso la Sala dell’Antico Macello di Po in via Matteo Pescatore 7 a Torino 
  • M’impegno contro l’Omofobia

    14. M’impegno a combattere le discriminazioni legate all’orientamento sessuale. Le istituzioni devono entrare nelle scuole e dire ai più giovani che vanno combattute tutte le discriminazioni, deve essere promosso lo sviluppo della personalità dell’individuo e di una società senza pregiudizi. Inoltre m’impegnerò per fare in modo che il prossimo Consiglio regionale approvi il mio disegno di legge contro le discriminazioni dovute all’orientamento sessuale.

  • Omofobia, combattiamo ogni discriminazione tramite una rivoluzione culturale anche in Regione

    Alla vigilia della Giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia vogliamo ribadire l’importanza del contrasto a qualsiasi forma di discriminazione dovuta all’orientamento sessuale.

    Le istituzioni devono entrare nelle scuole e dire ai più giovani che vanno combattute tutte le discriminazioni, deve essere promosso lo sviluppo della personalità dell’individuo e di una società senza pregiudizi.

    Il Gruppo consiliare di Sinistra Ecologia Libertà con Vendola durante l’ultima legislatura più volte ha portato dentro l’aula del Consiglio regionale la tematica dell’omofobia chiedendo ogni anno l’adesione dell’istituzione alla Giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia e presentando un testo di legge contro le discriminazioni dovute all’orientamento sessuale.

    Per l’ennesima volta durante questa campagna elettorale ribadiamo la nostra richiesta al candidato Presidente del centrosinistra: la prossima Giunta regionale prenda in carico il nostro testo di legge e lo porti in aula per una celere approvazione. Tutti gli episodi di discriminazione sessista vanno giudicati e contrastati allo stesso modo, nessuno può essere giustificato.

  • Ho aderito al documento per le regionali dell’ANPI

    Ho letto e apprezzato il documento che l’ANPI sottopone ai candidati alle prossime Elezioni regionali del 25 maggio. L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia scrive: “Le prossime elezioni amministrative costituiscono un momento importante per la definizione di un progetto per la regione, basato sul consolidamento e sullo sviluppo dei diritti di cittadinanza civile, politica e sociale e di piena applicazione del dettato costituzionale. Nel progetto di chi governerà il Piemonte, dovranno perciò essere previsti interventi volti a consolidare una memoria storica che renda merito ai tantissimi che hanno lottato contro il fascismo e il nazifascismo e reso possibile lo sviluppo dell’intera nazione nella libertà e nella democrazia” – per questi motivi ho deciso di sottoscrivere con convinzione il documento che mi è stato proposto e che potrete leggere di seguito.

    Il documento che l’ANPI ha sottoposto ai candidati alle prossime Elezioni regionali del 25 maggio

    Benché in Valsesia esista un gruppo consistente, diffuso e coerente di impegnati antifascisti, non c’è dubbio che il territorio avrebbe bisogno di una forte iniezione di antifascismo, capace di diffonderlo fra i cittadini e di farlo penetrare nelle istituzioni, come condizione essenziale per il consolidamento della democrazia. Ciò a maggior ragione perché ci troviamo in una fase storica in cui in tutta Italia spirano venti di conservazione, di populismo e addirittura, in alcuni casi, di autoritarismo, oltre la crescita e la diffusione di movimenti dichiaratamente neofascisti.

    Colpisce il fatto che l’esposizione di simboli fascisti e le manifestazioni aperte di fascismo e nazismo lascino indifferente tanta parte dei cittadini, che non ne considera la gravità e la pericolosità, e trovino un clima troppo tiepido anche nelle istituzioni che dovrebbero garantire il rispetto della Costituzione e dei valori costituzionali.

    Revisionismo e negazionismo favoriscono la sottovalutazione dei fenomeni, producono diseducazione e disinformazione, non aiutano la diffusione di un antifascismo di fondo, che dovrebbe essere il connotato comune di tutte le generazioni.

    La legge Scelba (n.645/1952), all’art. 9, detta una norma (peraltro mai applicata fino ad oggi) che dispone di “far conoscere in forma obiettiva ai cittadini e particolarmente ai giovani delle scuole (…) l’attività antidemocratica del fascismo.”

    Riteniamo pertanto opportuno delineare un programma non solo di difesa democratica, ma anche di sviluppo dell’antifascismo e della cultura dei valori e dei princìpi costituzionali. Un programma – politico e culturale – che riguardi tutti i candidati e tutte le forze politiche senza esclusioni e senza eccezioni, e che sia fortemente impegnato e partecipato.

    Le prossime elezioni amministrative costituiscono un momento importante per la definizione di un progetto per la regione, basato sul consolidamento e sullo sviluppo dei diritti di cittadinanza civile, politica e sociale e di piena applicazione del dettato costituzionale. Nel progetto di chi governerà il Piemonte, dovranno perciò essere previsti interventi volti a consolidare una memoria storica che renda merito ai tantissimi che hanno lottato contro il fascismo e il nazifascismo e reso possibile lo sviluppo dell’intera nazione nella libertà e nella democrazia.

     

    Per queste ragioni, l’Anpi Varallo sottopone ai candidati alcuni obiettivi da inserire nel progetto di governo, sui quali chiediamo un chiaro pronunciamento:

    – I candidati al Consiglio Regionale si impegnano nel far approvare disegni di legge per rendere il “corpo” dello Stato il più possibile democratico e vicino alle esigenze ed alle attese dei cittadini, e per garantirne l’impermeabilità rispetto ad ogni intrusione da parte di chi non si richiama ai valori costituzionali;

    – I candidati al Consiglio Regionale si impegnano nel far approvare disegni di legge che aumentino la trasparenza e che sviluppino la partecipazione dei cittadini alla vita democratica;

    – I candidati al Consiglio Regionale si impegnano nel far approvare disegni di legge che promuovano e incentivino lo sviluppo della Costituzione della Repubblica, con particolare riferimento per quanto concerne la loro funzione all’ Art. 54 : “Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle, con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.”

    – Il Consiglio Regionale deve considerare, nel proprio programma di attività e di bilancio, il contributo della ricerca storica per la conoscenza del fascismo e della Resistenza. Questo dovrà avvenire attraverso il finanziamento della legge regionale 28/1980 “Concessione di contributi annui agli Istituti Storici della Resistenza in Piemonte”  in misura non inferiore a quanto stanziato nel 2013 e con erogazione nei tempi corretti, attraverso l’assegnazione di contributi a progetto sulla Legge regionale 58/78 e attraverso l’attività del Comitato per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana, con l’impegno di estendere i benefici a tutti gli Istituti Storici della Resistenza operanti sul territorio regionale con pari dignità e in pari misura.

    – Il Consiglio Regionale, attraverso i Comuni piemontesi, si impegna a garantire il rispetto delle festività più significative sul piano dei valori (come il 25 aprile e il 2 giugno) e scendere in campo in prima persona contro ogni tentativo di negare o svalorizzare i significati ad esse collegati, garantendo la più ampia partecipazione dei cittadini alle manifestazioni e contrastando, in ogni forma, tutte le manifestazioni contrarie allo spirito che pervade la Costituzione italiana;

    -In ottemperanza alla legge Scelba, i candidati firmatari di questo appello si impegnano a far adottare misure adeguate perché si insegni nelle scuole di ogni ordine e grado non solo la nostra storia più recente e le sue pagine migliori (dal Risorgimento alla Resistenza) ma la stessa concezione della democrazia, attraverso la creazione di bandi, concorsi, occasioni di incontro e finanziamenti distribuiti sull’intero territorio piemontese e non solo al territorio del capoluogo;

    -Devono allo steso modo essere adottate misure adeguate per la formazione del cittadino alla convivenza civile ed ai valori di fondo del nostro sistema democratico; favorendo, al tempo stesso, l’integrazione e la coesione sociale e fornendo agli stranieri che si inseriscono stabilmente sul nostro territorio, gli strumenti necessari per l’acquisizione di un vero senso di appartenenza;

    -Le istituzioni centrali devono fare quanto occorre per procedere alla formazione, al loro interno, del personale perché si ispiri alle regole dettate dalla Costituzione, non lasciando alcuno spazio all’autoritarismo, al sopruso, alla corruzione, al burocraticismo esasperato, alla mancanza di rispetto per i diritti dei cittadini;

    – Nel rispetto e nella coerenza del ruolo avuto dal Piemonte nella Resistenza e nella lotta di Liberazione, L’ANPI Varallo e Alta Valsesia chiede che vi sia un chiaro impegno perché non ci siano decisioni, concessioni, tolleranza, sostegno a iniziative ad associazioni o soggetti comunque denominati che si rifacciano a fascismo, nazismo e altre forme di intolleranza politica e di razzismo”.

    ANPI Varallo e Alta Valsesia