Le istituzioni non possono rimanere indifferenti sul futuro della Fiat Mirafiori
Siamo ad un nuovo annuncio tutt’altro che rassicurante sul futuro della Fiat Mirafiori.
Tutti i 5.400 dipendenti degli Enti Centrali di Mirafiori, la maggior parte impiegati, andranno per la prima volta in cassa integrazione ordinaria sei giorni.
A questo punto ci chiediamo cosa aspettino ancora, Governo, Regione e Comune di Torino a cambiare atteggiamento nei confronti dell’azienda, passando dall’indifferenza, intercalata da totale subalternità, all’incalzarla sui suoi effettivi intendimenti.
Marchionne non aveva fornito rassicurazioni sugli investimenti data la presenza al governo di Monti?
Putroppo alle parole non stanno seguendo i fatti, o meglio stanno seguendo dei fatti esattamente in direzione opposta.
Piano investimenti Fiat Mirafiori e futuro produttivo in Italia – 01/03/2012
- Ordine del Giorno n. 663 presentato il 01/03/2012.
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Su Fiat Cota e Fassino impegnino il Governo. Odg in Consiglio Regionale
Dopo le dichiarazioni di Sergio Marchionne, abbiamo sperato che la politica battesse un colpo, al di la’ delle posizioni di SEL, che non ha mai fatto e non continua a fare sconti alle dichiarazioni di Sergio Marchionne.
Noi infatti abbiamo denunciato da subito come l’accettazione, di volta in volta, delle “nuove esigenze”, così come le definisce oggi il sindaco Piero Fassino, fosse una pericolosa cambiale in bianco.
Oggi finalmente, un po’ tardi francamente, lo stesso Fassino afferma che e’ venuto il tempo che “il gruppo Fiat-Chrysler dia un quadro di certezze su quali sono le scelte che si vogliono compiere e gli investimenti che si vogliono realizzare”, augurandosi che le dichiarazioni sulla chiusura di alcuni stabilimenti siano solo suggestioni. Leggi Tutto
Cota inizi finalmente un’azione di pressing per un impegno del governo nazionale su Fiat
Con il nuovo anno, si ripropone purtroppo il copione che vede l’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, esternare negli Stati Uniti su propositi assolutamente vaghi rispetto agli investimenti dell’azienda nel nostro Paese, compresa la localizzazione della futura sede del gruppo.
La contropartita da lui richiesta invece procede in modo inesorabile, a partire dall’allontanamento della Fiom dagli stabilimenti Fiat. Leggi Tutto
Fiat. Caro Marchionne: la modernità non è la monetizzazione dei diritti!
Oggi si compie quel percorso iniziato con Pomigliano, che purtroppo alcuni avevano teso a minimizzare come un’eccezione che è invece diventata norma.
Si tratta di una svolta storica ma non nell’accezione che le viene data da Sergio Marchionne.
I vantaggi economici per i lavoratori hanno come contropartita una diminuzione dei loro diritti, non il loro mantenimento. Leggi Tutto