• Fiat. Caro Marchionne: la modernità non è la monetizzazione dei diritti!

    Oggi si compie quel  percorso iniziato con Pomigliano, che purtroppo alcuni avevano teso a minimizzare come un’eccezione che è invece diventata norma.

    Si tratta di una svolta storica ma non nell’accezione che le viene data da Sergio Marchionne.

    I vantaggi economici per i lavoratori hanno come contropartita una diminuzione dei loro diritti, non il loro mantenimento.

    I diritti vengono dunque monetizzati. Non crediamo che ciò sia un elemento di modernità.

    Così come risulta un grave arretramento sul fronte della democrazia nei luoghi di lavoro passare da rappresentanti sindacali eletti a nominati.

    Il coraggio del cambiamento sarebbe puntare sull’innovazione, non sul peggioramento delle condizioni di lavoro, che continua a non avere come corrispettivo una certezza sugli investimenti della Fiat nel nostro Paese.

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