I parchi piemontesi: quale futuro? Seminario SEL Piemonte il 9 giugno
I PARCHI PIEMONTESI: QUALE FUTURO?
9 GIUGNO – SEMINARIO SEL PIEMONTE – SALA VIGLIONE, CONSIGLIO REGIONALE DEL PIEMONTE – ORE 09.00
Il sistema regionale delle aree protette del Piemonte (parchi nazionali, riserve naturali statali, aree protette a gestione regionale, provinciale e locale) è un complesso di emergenze ambientali e culturali di grande rilievo nel panorama nazionale.
Venuta meno la spinta ideale che ne aveva caratterizzato la prima fase di vita, il rischio cui vanno incontro le aree protette piemontesi oggi è gravissimo. L’ideologia produttivistica, esatto riflesso della dominante cultura neo-liberista, considera i parchi meri prodotti di sfruttamento e consumo. Egualmente non vi è alcun tentativo, almeno da parte di altre voci istituzionali, di avviare una vera riflessione sulle prospettive e sul futuro di questi territori.
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I tagli al trasporto ferroviario della Bonino danneggiano lavoratori e studenti del cuneese
Un accordo sottobanco tra Regione Piemonte e Trenitalia massacra i pendolari piemontesi, in special modo quelli della provincia di Cuneo. In quello che viene fatto passare come piano di razionalizzazione della rete ferroviaria piemontese ci si accorge che di razionale vediamo ben poco, piuttosto un indiscriminato taglio di servizi essenziali per i lavoratori e gli studenti.
Tra i territori maggiormente penalizzati da questa scelllerata operazione vi è quello cuneese, infatti delle quattordici linee ferroviarie tagliate ben quattro fanno parte del territorio cuneese: Ceva-Ormea, Savigliano-Saluzzo-Cuneo, Asti-Castagnole-Alba e Savigliano-Saluzzo-Cuneo. Di queste 14 invece due, senza criteri oggettivi sono state graziate, la Novara-Varallo e la Vercelli-Casale. Leggi Tutto
Regione, consulenza da 440mila euro: le risorse interne non erano competenti?
Nella seduta del Consiglio Regionale del Piemonte del 6 giugno 2012 il Gruppo Consiliare di Sinistra Ecologia Libertà ha interrogato la Giunta in merito all’assegnazione di una consulenza esterna affidata ad un avvocato del Foro di Milano. Ci è stato detto che il valore del contenzioso sfiora i 500 milioni di euro e che quindi ci sono esigenze di efficacia della difesa di alto livello. Ribadiamo: possibile che la Regione Piemonte non avesse risorse umane competenti alle quali assegnare il ruolo?
I Cie non hanno ragione di esistere
Visitare un CIE ci fa toccare con mano l’arretratezza della legislazione italiana in materia di immigrazione, e contemporaneamente osservare da vicino uno spaccato del Paese che in molti vorrebbero nascondere sotto il tappeto come se fosse polvere. Venerdì 1 giugno 2012 abbiamo visitato il Centro di Identificazione ed Espulsione di Torino. La giornata era soleggiata e la temperatura percepita si aggirava attorno ai 30 gradi centigradi. Siamo stati accolti all’interno del centro dal direttore, da agenti della questura e della prefettura.
Per leggere l’articolo completo clicca sul link del sito nazionale di SEL –> www.SinistraEcologiaLiberta.it
Question time sulla consulenza di 440mila euro. Nessuna trasparenza e comparazione fatta sulla scelta dell’avvocato Iaquinta del Foro di Milano
Nella seduta del Consiglio Regionale del Piemonte di oggi il Gruppo Consiliare di Sinistra Ecologia Libertà ha interrogato la Giunta in merito all’assegnazione di una consulenza esterna affidata ad un avvocato del Foro di Milano.
Nello specifico ci riferiamo alla rappresentanza e difesa che l’Ente ha assegnato all’Avvocato Tommaso Iaquinta del Foro di Milano in riferimento ad una serie di ricorsi. La Regione Piemonte ha da tempo avviato, come altri Enti Locali, un processo volto all’annullamento delle delibere con cui nel 2006 aveva sottoscritto cinque contratti derivati con tre istituti di credito: Merrill Lynch, Dexia Crediop e BIIS. Leggi Tutto