• PdL e Lega ormai separati in casa su tutto, non solo sulla caccia. Con responsabilità si dimettano per il bene dei Piemontesi

    All’irresponsabilità della maggioranza regionale capitanata dal Presidente Roberto Cota non riusciamo a vedere fine. Oggi per l’ennesima volta è mancato il numero legale durante una delle votazioni sul Bilancio della Regione Piemonte perché il PdL non ha garantito i numeri in aula. Ci troviamo davanti ad un fatto gravissimo: la legge che in questi giorni stiamo discutendo è l’atto fondante di un Governo regionale e siamo già in ritardo rispetto ai tempi previsti.
    Il Presidente Cota in questi giorni è entrato in aperta polemica con la Ministra Fornero sui presunti sgravi Irap che il Piemonte avrebbe messo in atto per le aziende che assumono. Un’iniziativa sicuramente lodevole, ma che deve essere ancora approvata dal Consiglio, nell’estensione da lui millantata.
    La Giunta non ci ha ancora dato alcuna indicazione su quelle che sarebbero le priorità del Governo Cota. Questa mattina è stato approvato un emendamento che stanzia fondi alla cultura, allo sport ed al turismo. Bene, ma il fatto che parte della maggioranza abbia dovuto presentare un emendamento alla Giunta regionale per avere risorse è un messaggio chiaro delle beghe interne al centrodestra stesso. Ne sono un segno ormai insanabile dichiarazioni e comportamenti dei due capigruppo di PdL e Lega, che agiscono come due separati in casa che non sono più in grado di comunicare fra loro. A farne le spese in questo caso è il Piemonte.
    Domani mattina ci sarà una riunione dei presidenti di gruppo nella quale si discuterà con Cota del Referendum Caccia e si cercherà di trovare una soluzione per evitare una consultazione elettorale che costerà ai cittadini piemontesi 22 milioni di euro circa. Noi crediamo, e ribadiamo, che l’unica soluzione corretta davanti alla legge e alla Costituzione sia l’acquisizione dei quesiti referendari all’interno della finanziaria in discussione. Ci batteremo perché si arrivi ad una soluzione che rispetti le regole e il buon senso in un momento economico nel quale tutti sono chiamati ad enormi sacrifici.

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