Continua il nostro ostruzionismo sul disegno di legge sul Csi-Piemonte. Nessun processo sommario sul disservizio stipendi della Città della Salute
Continua l’esame in Commissione Bilancio del disegno di legge di riorganizzazione del Csi-Piemonte, con l’illustrazione degli emendamenti presentati dai gruppi delle opposizioni.
Abbiamo trovato del tutto insoddisfacenti le comunicazioni, attese da parecchie settimane, dell’assessore alla sanità Cavallera rispetto all’informatizzazione sanitaria e al ruolo di regia che potrebbe finalmente svolgere il Csi-Piemonte.
Nessuna dichiarazione precisa: il consorzio potrebbe facilitare il processo di omogeneizzazione del sistema informativo sanitario, a patto che si “stabilizzi”. Non abbiamo compreso che cosa si intenda per stabilizzazione, né sono state fornite date di riferimento, o stime puntuali sui possibili risparmi, eliminando quelli che sono stati definiti “troppi canali di dispersione” da parte delle singole Asl, senza una regia della Regione.A questo punto riteniamo che un rischio possibile sia l’approvazione del disegno di legge, che, come già sottolineato, è una cambiale in bianco sul futuro del consorzio, senza alcuna garanzia sulla razionalizzazione dell’informatizzazione sanitaria.
Normale premessa sarebbe avere un piano industriale.
Abbiamo anche chiesto di entrare nel merito del disservizio nel pagamento degli stipendi dei lavoratori della Città della Salute, anche perché crediamo che sia corretto comprenderne le cause, senza abbandonarsi però al processo sommario di un facile capro espiatorio, individuato con una velocità supersonica nel consorzio stesso.