
Torino è una città in movimento verso l’Intelligenza Artificiale ma sicuramente serve una regia per coordinare i sei centri di ricerca che stanno compiendo i primi passi: Centro Nazionale AI4Industry, Hub di AI di Microsoft alle OGR Torino, HighEST di Università degli Studi di Torino guidato da Paola Pisano, CENTAI di Intesa Sanpaolo dedicato all’AI e finanza, ISI Foundation specializzata in big data di Fondazione CRT, Centro di studi avanzati di Fondazione Compagnia di San Paolo.
Penso che oltre a una regia sia fondamentale promuovere un approccio interdisciplinare, che colleghi le straordinarie competenze tecnologiche ai mondi del sociale e dell’etica, che a Torino hanno punte di eccellenza.
Per l’interdisciplinarietà e l’impatto sociale, l’ecosistema di Torino Social Impact rappresenta un esempio pressoché unico di come il sociale possa essere considerato generatore di valore. Integrare il mondo del sociale nello sviluppo dell’IA significa creare soluzioni che rispondano non solo alle sfide economiche, ma anche a quelle sociali, promuovendo inclusione e sostenibilità. Tra i progetti che Torino Social Impact porta avanti, in particolare collaboro alla comunità di pratica sulla parità di genere, che coordino.
E per quanto riguarda l’etica come pilastro dello sviluppo, il lavoro del Comitato Etico per l’IA, promosso dal Comune di Torino, può essere una bussola fondamentale per garantire che l’innovazione tecnologica sia sempre guidata da principi di trasparenza, equità e rispetto per i diritti umani. Anche in questo caso conosco questa esperienza da vicino, facendo parte del comitato come esperta esterna.
Torino ha dunque tutti gli strumenti per diventare un modello europeo e globale di innovazione responsabile.
Gli investimenti sono fondamentali: queste eccellenze verso la costruzione di un’AI equa e inclusiva potrebbero essere il volano per attrarre nuove risorse.