• Sulla TAV, no alla violenza e la politica faccia la sua parte

    I fatti che hanno coinvolto la Val di Susa, non possono che richiamare ad una ferma condanna della violenza.

    Allo stesso tempo non si può non riconoscere che in questi anni una parte consistente della popolazione non solo della Valle ha manifestato una contrarietà che ha raggiunto un carattere di massa, coinvolgendo trasversalmente i diversi strati sociali, le istituzioni e gli schieramenti politici, forti di un capillare lavoro di sensibilizzazione, contro-informazione e documentazione tecnico-scientifica.

    Pur con aspetti controversi, la lotta contro la TAV ha assunto una dimensione simbolica che va al di là del progetto. In questo senso occorre interrogarci su quanto le contestazioni possano essere posizioni antisistema o piuttosto sintomi di cambiamenti sovrastrutturali, sintomatici di quelli strutturali. In questi tempi non è così fuori luogo pensare che è meglio non sprecare soldi quando si è in un regime di austerità.

    Giustamente il Procuratore Caselli richiama la politica al proprio ruolo, dal quale non ci sottraiamo, per questo chiediamo da tempo che venga elaborato un serio piano trasportistico nazionale che colga le reali priorità verso cui indirizzare gli investimenti.

    Monica Cerutti – Consigliera regionale Sinistra Ecologia Libertà

    On. Fabio Lavagno – Deputato Sinistra Ecologia Libertà

    Vanda Bonardo – Responsabile regionale ambiente Sinistra Ecologia Libertà

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