• Strategia di inclusione Rom e Sinti: ecco il piano della Regione Piemonte

    Dopo aver sentito le dichiarazioni del segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, pronunciate in occasione della Giornata Internazionale Rom e Sinti mi verrebbe da dire che ci sono persone che lavorano per facilitare strategie di inclusione e poi ci sono altri che fomentano l’odio e incitano alla violenza.

    La Regione Piemonte ha una Strategia di inclusione Rom e Sinti. In Piemonte Sono presenti circa 7.000 rom e sinti, di cui 4.000  a Torino e Provincia; il 40% della popolazione nomade presente in Piemonte è sinti. La strategia regionale si articola in diverse fasi strategiche e operative e si compone di differenti tipologie di azioni. In particolare, il percorso prevede tre fasi: adunate plenarie; incontri sui territori; gruppi di lavoro tematici.

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    Le adunate plenarie sono riunioni a cadenza semestrale, a cui partecipano tutti i soggetti del Tavolo regionale. Tali momenti di confronto, ampi e partecipati, sono necessari per definire obiettivi e valutare i risultati “in itinere”. Al momento si è svolto un primo incontro nel mese di ottobre 2014 e il prossimo è previsto per fine aprile.

    L’assessorato ha inoltre predisposto un calendario di incontri (dal 18 febbraio a metà aprile 2015), articolato in una decina di tappe su tutto il territorio regionale, in collaborazione con i Sindaci dei comuni coinvolti per affinità territoriali. Gli obiettivi sono molteplici: in primis, avvicinare l’amministrazione regionale agli enti locali, spesso isolati nella gestione delle tematiche relative ai Rom e Sinti, e porsi in un’ottica di ascolto con un approccio di dettaglio, in grado di monitorare e definire al meglio l’esistente. In aggiunta a questo, un ulteriore obiettivo è quello di far emergere questioni comuni e condividere eventuali esperienze positive in sede locali e verificarne “l’esportabilità” o la sperimentazione in larga scala. Infine, una volta raccolte le istanze dei Sindaci, è obiettivo della Regione Piemonte, indirizzarle in diversi gruppi di lavoro tematici.

    Al momento sono stati realizzati otto incontri a: Asti, Borgaro, Novara, Vercelli, Nichelino, Cuneo, Bruino e Pinerolo. In ognuno di essi si sono affrontate anche le realtà dei comuni limitrofi.

    A questo calendario seguiranno i gruppi  di lavoro tematici in coerenza con quanto stabilito dalla strategia nazionale di inclusione per affrontare specifiche questioni in ambiti maggiormente operativi. I temi individuati sono: dispersione scolastica, abitare, status giuridico e lavoro. In base ad alcune specificità territoriali ci accingiamo a predisporre progetti pilota che se risulteranno efficaci e sostenibili potranno essere estesi a tutto il territorio regionale.

    L’azione regionale acquista efficacia e incisività solo se inserita nelle reti istituzionali adeguate con un corretto supporto metodologico. Imprescindibile la collaborazione con l’Unar e con la Presidenza del Consiglio dei Ministri per affinare la strategia regionale, insieme all’Anci.

    Non una legge regionale con disposizioni quali l’allontanamento che risultano assolutamente inefficaci, ma coordinamento delle azioni fra le amministrazioni, con l’individuazione di azioni concrete da definire sulle situazioni specifiche. Nei piccoli centri possono essere anche un’opportunità: la presenza di nuclei con bambini garantisce il mantenimento dell’apertura delle scuole. In altre realtà possono essere elaborati progetti sperimentali volti al superamento dei campi e alla realizzazione di effettivi percorsi di autonomia.

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