• Settimana Scolastica della Cooperazione, ecco il programma

    Una piattaforma interregionale per la condivisione e sperimentazione di percorsi didattici e scambio di conoscenze in tema di educazione allo sviluppo sostenibile e solidarietà internazionale, proiezione di film-documentari, attività seminariali e workshop dedicati ai temi dell’educazione allo sviluppo sostenibile e alla salvaguardia delle risorse naturali, acqua, alimentazione, cambiamenti climatici, rifiuti; promozione dell’equità, della coesione sociale e della cittadinanza attiva. Sono solo alcune delle attività promosse dalla Regione Piemonte, in collaborazione con il Consorzio delle ONG Piemontesi, nelle scuole piemontesi di ogni ordine e grado, in occasione della Settimana Scolastica della Cooperazione Internazionale allo Sviluppo in programma dal 13 al 19 Aprile. La campagna, lanciata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dal Ministero dell’Istruzione per sensibilizzare tutte le componenti del mondo della scuola sui temi dello sviluppo sostenibile, prevede infatti un fitto calendario di iniziative sia locali che nazionali.

    IL VIDEO DEL MIO INTERVENTO ALLA CONFERENZA STAMPA

    In particolare, in Piemonte, sono 66 le autonomie scolastiche – dalla scuola dell’infanzia fino alle superiori – coinvolte quest’anno nella realizzazione di percorsi didattici in tema di educazione allo sviluppo sostenibile ed alla solidarietà internazionale. Oltre 300 insegnanti hanno partecipato a seminari e workshop. Attraverso Bandi pubblici per il sostegno a percorsi didattici in tema di educazione allo sviluppo sostenibile ed alla solidarietà internazionale per l’anno scolastico 2013-2014 e 2014-2015 sono stati finanziati 44 progetti in tutte le province piemontesi con la partecipazione complessiva di 77 autonomie scolastiche, oltre 130 plessi, 500 classi e circa 10.000 studenti.

    La settimana che inauguriamo è la fotografia di un processo costruito nel tempo a cui l’attuale Giunta regionale ha ridato legittimità politica e a cui vogliamo dare visibilità pubblica. Si deve continuare a fare cooperazione internazionale anche in un momento di grave crisi economica perché in un mondo globalizzato e strutturalmente interconnesso le comunità locali devono necessariamente essere preparate ad affrontare le criticità che questo comporta in un’ottica di apertura e collaborazione. Insieme al Consorzio delle Ong Piemontesi abbiamo colto l’opportunità offerta dall’importante proposta del MAECI e del MIUR della settimana scolastica della cooperazione internazionale allo sviluppo per comunicare e valorizzare le molte iniziative che le scuole stanno realizzando su queste tematiche nell’ambito dei nostri progetti” – ha dichiarato Monica Cerutti assessora con delega alla cooperazione internazionale della Regione Piemonte.

    Non è usuale che temi di portata internazionale si traducano in attività didattiche e in valide esperienze formative – ha dichiarato l’assessore all’istruzione Gianna Penteneroè per questo che sono orgogliosa dell’entusiasmo e della partecipazione con cui le scuole piemontesi hanno accolto la sfida educativa di contribuire a formare cittadini del domani, impegnandosi a conciliare didattica e attività di educazione alla pace, alla solidarietà e all’intercultura. In particolare, il progetto europeo REDDSO, di cui la Regione Piemonte è partner, permetterà di realizzare, per la prima volta, una piattaforma interregionale europea sulle tematiche dell’educazione allo sviluppo sostenibile. Il progetto avrà la sua conclusione con il Forum internazionale previsto a Torino per il 20 novembre 2015”.

    Mai come oggi” – sottolinea Umberto Salvi, Presidente del Consorzio Ong Piemontesi – “è necessario riflettere sul reale e importante significato della cooperazione internazionale, non solo come strumento per lottare contro le intollerabili povertà e diseguaglianze del nostro mondo, ma come forse il modo più efficace e diretto di promuovere il dialogo e la pace fra i popoli. Le 36 associazioni del COP, insieme alla Regione Piemonte e ad un vero e proprio sistema regionale storicamente impegnato in questa direzione, hanno dunque risposto positivamente all’Unione Europea, che per la prima volta ha dedicato un intero anno alla cooperazione e allo sviluppo, così come al MAECI e al MIUR che giustamente, e finalmente, hanno formalizzato un accordo affinché tale riflessione venga prima di tutto promossa, in modo organico, all’interno del nostro sistema educativo e coinvolgendo le nuove generazioni”.

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