• Processo Eternit. Un ordine del giorno affinché la Regione Piemonte mantenga la costituzione a parte civile

    Siamo molto amareggiati che il Consiglio Comunale di Casale Monferrato questa notte abbia deliberato a maggioranza di accettare il risarcimento di 18,3 milioni di euro, che uno dei due imputati, il magnate svizzero Stephan Schmidheiny, ha offerto tramite la Becon, una società della galassia Eternit, per la Città di Casale Monferrato, chiedendo il ritiro della costituzione a parte civile e la rinuncia a intraprendere, in futuro, qualsiasi azione legale.

    Sappiamo che nessuna cifra può compensare le vite umane, né rende meno dolorosa questa scelta il fatto che la somma ottenuta si dica verrà impiegata in opere di bonifica dall’amianto, nella ricerca medica, nel sostegno alle famiglie delle vittime.

    E’ passato il principio che si possano contemplare dei rischi pesanti sui luoghi di lavoro semplicemente mettendo in conto il versamento di indennizzi, da pattuire al ribasso, in caso di incidente. Si tratta di un pericoloso precedente.

    Vogliamo allora essere rassicurati che la Regione Piemonte mantenga la sua costituzione a parte civile, con la quale ha chiesto 69 milioni di risarcimento per le spese di bonifica dei siti piemontesi e per le spese mediche sostenute per i malati di asbestosi .

    A questo proposito abbiamo presentato un ordine del giorno che chiederemo di sottoporre al Consiglio Regionale di martedì. Purtroppo ricordiamo come in altri casi, le quote latte ad esempio, la Regione abbia già desistito ritirando la propria costituzione a parte civile.

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