La chiusura delle Federazioni è la sconfitta più pesante di Roberto Cota: la sua è un’amministrazione fatta solo di passi indietro
Il progetto delle Federazioni sanitarie è morto: a darne l’annuncio, questa volta senza perifrasi, è il neo assessore alla Sanità Ugo Cavallera che in un’intervista pubblicata oggi ha dichiarato che sono un’esperienza che deve essere superata. Su tutto le altre materie che interessano la riorganizzazione del sistema sanitario piemontese invece nessuna chiarezza. Per il momento nulla è stato presentato neppure in Giunta per una discussione preliminare. E a fine settimana invece dovrebbe esserci qualche chiarezza.
La chiusura delle Federazioni rappresenta la prova che Roberta Cota ha fallito. Erano il fiorre all’occhiello della sua amministrazione, con l’assessore tecnico Monferino, ed invece si sono rivelate uno spreco e non un’ottimizzazione del sistema.
Ad oggi non abbiamo neppure ben presente quali impatti avrà a breve sul territorio piemontese la riorganizzaione del sistema sanitario. L’unica certezza sembra essere quella legata alla chiusura del Maria Adelaide, ma ancora nessuna decisione sugli ospedali Valdesi nonostante l’apertura al dialogo rappresentata dall’incontro con il moderatore Valdese. Stesso discorso per le emodinamiche e ad esempio il punto nascita di Carmagnola.
Vogliamo capire se in commissione verrà fatta chiarezza. Il nostro auspicio è che dopo il passo indietro sulle Federazioni, Cavallera faccia altrettanto su tutto il resto.