• Il Piemonte si allea con Federdistribuzione e dichiara guerra allo spreco di cibo

    Oggi lo spreco di cibo non può più essere tollerato. La crisi ha insegnato a tutti a essere più attenti e a optare per il riutilizzo. Alcuni grandi chef hanno introdotto gli avanzi nelle loro ricette. E anche la Regione da tempo è impegnata nella lotta agli sprechi, tanto che, per il lavoro fatto, ha ricevuto anche diversi premi tra cui quello “Vivere a spreco zero. Eppure c’è ancora del lavoro da fare.

    In Piemonte, secondo elaborazioni di Federdistribuzione, si può stimare che lo spreco alimentare sia pari a circa 450.000 tonnellate annue, per il 47% attribuibile alle famiglie e per la restante parte agli operatori economici, con l’agricoltura responsabile del 32%, la distribuzione del 15%, la trasformazione industriale del 2% e la ristorazione del 4%.

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    Dobbiamo tutti stare più attenti. Per questo trovo lodevole l’iniziativa “LIFE-Food.Waste.StandUp”, presentata oggi a Torino, il primo progetto di filiera finalizzato alla lotta allo spreco e all’aumento delle donazioni alimentari a enti caritativi e persone bisognose.

    Insieme a Federdistribuzione, è stato sottoscritto un protocollo d’intesa con la Regione, finalizzato a sviluppare una serie di attività volte ad aumentare e rendere più agevoli, per le aziende che operano sul territorio, le donazioni di prodotti alimentari in favore delle persone indigenti. Il protocollo prevede attività concrete di coinvolgimento delle Amministrazioni locali. Obiettivo è la diminuzione dei relativi costi economici, sociali ed ambientali di smaltimento, prevedendo anche l’introduzione di un concetto di premialità per i soggetti economici che, facendo donazioni, attivano questo percorso virtuoso.

    In Italia, secondo i dati del Politecnico di Milano, ogni anno vengono prodotte circa 5,6 milioni di tonnellate di eccedenze alimentari; di queste solo l’8,6% è recuperato attraverso donazioni alle persone bisognose mentre il resto diventa spreco: 12,6 miliardi di euro. Tra il 2012 e il 2015 l’Italia ha intrapreso un percorso virtuoso, complessivamente lo spreco è diminuito del -7,9% e le donazioni sono aumentate del +6,4%, ma molto può essere ancora fatto.

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