• Presentata una legge in Regione contro le discriminazioni sessuali. Auspicato il sostegno dei consiglieri della maggioranza partecipanti al Pride di domani

    Finalmente si è riaperto un dibattito anche nel nostro Paese sul fronte dei diritti civili.
    All’indomani dell’ennesimo episodio di omofobia che ha visto la brutale aggressione di uno degli organizzatori della Settimana Arcobaleno a Roma e nel giorno in cui il presidente Obama annuncia il ricevimento alla Casa Bianca per l’orgoglio omosessuale, diventa particolarmente importante anche l’adesione al Pride di domani di Torino.
    Nel corso della manifestazione alcuni consiglieri regionali, come la sottoscritta, e comunali celebreranno simbolicamente l’unione di alcune coppie omosessuali.
    SEL concretamente presenta in Consiglio Regionale un progetto di legge sulle “Norme contro le discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere”, sul modello della legge ligure, attualmente in vigore.
    Nell’attesa di un nuovo Parlamento che si occupi seriamente della questione, a partire da una legge contro l’omofobia, prevediamo in questo progetto interventi in materia di istruzione, formazione professionale, politiche del lavoro e integrazione sociale, norme relative alla formazione del personale regionale, alla salute, e alla comunicazione.
    In particolare, ci sembra importante sottolinearne un articolo in cui, sempre in vista del riconoscimento nazionale delle coppie omosessuali, “chiunque abbia raggiunto la maggiore età può designare una persona che abbia accesso alle strutture di ricovero e cura per ogni esigenza assistenziale e psicologica del designante e a cui gli operatori delle strutture pubbliche e private socio-assistenziali devono riferirsi per tutte le comunicazioni relative al suo stato di salute. “
    Cosi come il Co.Re.Com, nell’ambito delle sue funzioni di monitoraggio, dovrà effettuare la rilevazione sui contenuti della programmazione televisiva e radiofonica regionale e locale eventualmente discriminatori rispetto alla pari dignità riconosciuta ai diversi orientamenti sessuali o identità di genere della persona.
    Data la sensibilità dimostrata anche da alcuni esponenti della maggioranza regionale, a partire dalla loro partecipazione al Pride di domani, auspichiamo che questo progetto possa essere positivamente affrontato dal consiglio regionale.

Commenti chiusi