Sulla Vauda la Regione assuma una posizione chiara e ascolti l’appello della società civile
Questa mattina presso il Circolo dei Lettori di Torino si è tenuto un interessante momento di confronto sul dannoso progetto di realizzazione di un impianto fotovoltaico dentro la Riserva Naturale della Vauda.
Il nostro territorio è il più grande patrimonio che abbiamo e in quanto tale abbiamo il dovere di difenderlo. I comitati di cittadini hanno fatto notare come l’immobilismo in merito da parte del Ministero della Difesa stia creando danni enormi ad allevatori e coltivatori. Un esempio su tutti: il divieto di accesso sui prati del parco ha impedito a chi di dovere di tagliare l’erba creando loro un danno economico, ma anche un pericolo all’intera comunità perché l’erba alta e secca potrebbe andare a fuoco.
Abbiamo apprezzato l’impegno del Presidente della Provincia Antonio Saitta e auspichiamo che anche la Regione Piemonte assuma finalmente una posizione chiara e non si comporti in modo pilatesco. Bene anche la scelta di Slow Food di appoggiare questa battaglia: la società civile ha l’obbligo di difendere i beni comuni e l’ambiente è uno dei principali.