Sulle partecipate della Regione qualche luce per l’IPLA, serve l’interesse degli altri soci: Regione Val d’Aosta e il Comune di Torino
Oggi è proseguito in commissione bilancio l’esame del piano strategico di razionalizzazione delle partecipate della Regione Piemonte.
Le prime ad essere poste sotto i riflettori sono IPLA, Sviluppo Piemonte Turismo e IMA, per le quali si deve procedere o all’alienazione o allo scioglimento, dovendo applicare la Spending Review nazionale.
Noi abbiamo più volte sollevato delle perplessità sulla inesorabilità di questo adeguamento, date le caratteristiche specifiche delle società interessate.
In particolare, l’assessore Ghiglia attende entro fine giugno la manifestazione d’interesse per le tre società da parte di qualche privato attraverso SCR.
E’ pronto a pensare comunque per IPLA l’avvio di una newco che ne possa ampliare le competenze attuali, in particolare nella direzione della gestione dei parchi. Il suo auspicio è che i soci, che non hanno finora proceduto alla ricapitalizzazione, la Regione Val d’Aosta e il Comune di Torino, possano ripensarci di fronte al nuovo soggetto, conferendo ad esso nuove attività, come la gestione delle alberate da parte del Comune..
Parte del personale dell’IPLA potrebbe confluire nell’ARPA e nella gestione della cartografia all’interno del CSI-Piemonte.
Dunque possiamo registrare almeno una progettualità volta alla salvaguardia dei livelli occupazionali. Non intravediamo ancora però un disegno complessivo che individui per la Regione i settori strategici, e definisca per tutte le partecipate una riorganizzazione come occasione di rilancio per la stessa economia piemontese.