• Sempre meno soldi per l’assistenza, così non va. Cavallera riveda per intero il suo piano

    Promettono una gita al mare e invece ti portano a veder lo stagno. La tecnica della revisionata Giunta Cota ormai è chiara. Prove ne abbiamo abbastanza, l’ultima è arrivata oggi: altro che un aumento dei fondi destinati alle politiche sociali, ci troviamo davanti ad una vistosa riduzione delle risorse.

    I dati che sono emersi dalla commissione di oggi evidenziano una flessione dei fondi che la Regione ha intenzione di destinare alle politiche sociali rispetto all’anno scorso. Lo stesso assessore Cavallera ha annunciato un rifinanziamento del fondo indistinto per le politiche sociali di almeno 4.2 milioni di euro. In più sul tavolo è stata messa la promessa di un ulteriore aumento delle risorse in sede di assestamento di bilancio: altri 10 milioni di euro.

    La questione che ci preoccupa di più è la vistosa diminuzione dei sostegni economici che vengono assegnati ai cittadini in base al livello di intensità del grado assistenziale di cui hanno bisogno. Nel 2012 si andava da un minimo di 800 euro ad un massimo di 1.350 euro. Secondo le disposizioni proposte invece quest’anno si fa l’ipotesi di passare da un minimo di 300 ad un massimo di 700 euro. Tutto questo perché si vuole spingere la gestione dell’assistenzza verso la compartecipazione.

    Noi rimaniamo dell’opinione, e su questo lavoreremo, che il pubblico deve garantire una vita dignitosa a tutti: e l’assistenza è parte fondamentale della dignità.

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