• Pettinengo, un paese intero che si mobilita contro l’espulsione di 16 profughi

    Un paese intero si è mobilitato per evitare l’espulsione a sedici giovani profughi provenienti dal Mali. Il comune in questione è quello di Pettinengo, provincia di Biella, che conta 1.500 abitanti. I migranti da un anno sono ospiti dell’associazione Pacefuturo Onlus e in questi trecensessantacinque giorni hanno atteso l’esito della richiesta di protezione internazionale. La risposta è arrivata in questi giorni: un secco diniego da parte della Commissione territoriale e dal Tribunale di Torino. A breve dovranno dunque lasciare Pettinengo e l’Italia.

    È a questo punto della storia che sono entrati in scena gli abitanti del paese in provincia di Biella che si sono opposti al rifiuto di protezione internazionale ai giovani migranti. Il sindaco, Ermanno Masserano, ha chiesto anche aiuto alla senatrice biellese del PD Nicoletta Favero che ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno Angelino Alfano.

    La faccia bella della medaglia è costituita dalla solidarietà dei cittadini biellese, a riprova del fatto che non tutti “respingono” e discriminano davanti a persone in difficoltà; la faccia problematica della medaglia è invece costituita dall’alto numero di dinieghi da parte delle Commissione territoriali. In tutto il 2014 la percentuale di dinieghi è stata del 37%; a gennaio 2015 era già salita al 48%, un aumento dell’11%.

    La buona politica davanti a un problema del genere si pone delle domande e cerca di trovare delle risposte: a fronte di un numero di dinieghi così alti, cosa abbiamo intenzione di fare con queste persone? Abbiamo veramente intenzione di rispedirli come pacchi postali in territori dai quali sono fuggiti? Dopo per altro aver investito su di loro in progetti di inserimento socio lavorativo? Oppure pensiamo di riempire con loro i Centri di Identificazione ed Espulsione ancora in funzione?

    Un problema simile lo avevamo già affrontato sul territorio alessandrino ed è da tempo che solleviamo la problematica del sistema di gestione dei permessi dei richiedenti asilo. Forse potrebbe essere una soluzione rivedere questo sistema dando la protezione umanitaria in modo più generalizzato e fare in modo che solo coloro che hanno probabilità di esito positivo avviino la pratica presso la Commissione d’asilo.

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