• Il 6 maggio la Regione incontrerà il moderatore della Tavola Valdese sul futuro dell’ospedale. Le parole di Cavallera ci sembrano concilianti, adesso attendiamo i fatti

    Il 6 maggio la Regione Piemonte incontrerà il moderatore della Tavola Valdese: a confermarlo è stato lo stesso assessore alla Sanità Ugo Cavallera rispondendo a un’interrogazione a risposta immediata in aula del Gruppo di Sinistra Ecologia Libertà con Vendola. Una notizia che fa particolarmente piacere perché finalmente si apre un dialogo volto a considerare la storia, la cultura e la situazione specifica dell’ospedale Valdese di Torino.

    Il punto che abbiamo voluto sollevare con il Question Time che è stato discusso oggi in aula è quello della continuità del servizio ai pazienti. Infatti dopo che è stata cancellata gran parte dell’attività ospedaliera, ai paziente del Valdese ora si stanno prospettando lunghe liste d’attesa presso altre strutture pubbliche, oppure in alternativa si possono rivolgere al privato sostenendo di tasca propria spese elevate.

    Le parole in aula di Cavallera lasciano uno spiraglio per la speranza che possa prendere il via una riorganizzazione della riorganizzazione ideata da Monferino. Al momento sappiamo che alcuni reparti del Valdese sono stati spostati all’ospedale Martini, vedi la Gastroenterologia o la Chirurgia; altri reparti invece non sono stati ricollocati. E’ il caso della Senologia per la quale non è stata aperta alcuna Breast Unit: le pazienti si rivolgono al Cotolengo oppure si devono rivolgere a cliniche private convenzionate, anche molto distanti da Torino.

    Cavallera ci ha detto che il nostro richiamo alla continuità del servizio, a non creare disagi nei confronti dei pazienti, non può che essere accolto: il principio che deve essere tenuto ben presente è quello dell’accessibilità dei servizi. Auspichiamo che l’apertura dell’assessore possa essere un buon punto di partenza. Adesso attendiamo che alle parole seguano i fatti.

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