• I tagli di oggi sono un nuovo passo nel contenimento dei costi. La prossima settimana l’eliminazione dei rimborsi forfettari

    E’ indubbio che la seduta di oggi del Consiglio regionale abbia un’attenzione mediatica rilevante anche a causa di quella che è la percezione che al di fuori dei palazzi oggi ha la politica. Dobbiamo però anche riflettere e fare riflettere su quelle che sono le reali attività delle Regioni e di quello che concretamente le istituzioni fanno rispetto alle disponibilità economiche che hanno.
    I media in questi giorni si stanno esercitando nella formulazioni di graduatorie tenendo spesso conto solo dei costi della politica, e non dell’attività svolta, che può essere misurata facilmente dal punto di vista quantitativo, cioè con il numero degli atti presentati, meno rispetto alla qualità del lavoro che viene svolto. E’ difficile misurare efficacia ed efficienza dell’attività politica.
    Non più tardi di oggi Il Sole 24 Ore pubblica un’analisi delle riforme del Governo Monti rispetto ai decreti attuativi degli stessi: tante parole e pochi fatti al momento. Immediata la smentita di Palazzo Chigi, che dichiara che sia già operativo l’80% delle proprie riforme. Ciò evidenzia la complessità del tema.
    Non bisogna comunque fare di tutta l’erba un fascio, come ha sostenuto lo stesso Presidente Napolitano intervenendo nel dibattito sulle Regioni. E’ dunque necessario distinguere le responsabilità, tra i singoli consiglieri, i gruppi politici e tra la stessa maggioranza e opposizione. Anche per chi è al primo mandato come la sottoscritta.
    Questo Consiglio non ha cominciato oggi il percorso che deve portare al contenimento dei costi della politica, ma ci sono realtà che sono indubbiamente più avanti di tutti: la Puglia è all’ultimo posto per la spesa della macchina istituzionale.
    In Piemonte forse non saremmo arrivati a questo punto se fosse stato approvato subito il nostro progetto di legge per le istituzione dell’anagrafe degli eletti, nella quale si chiede di indicare chiaramente dati anagrafici, patrimoniali e fiscali di ogni consigliere e/o componente della giunta, compresi incarichi, presenze in aula, spese di staff, finanziamenti, doni e benefici ricevuti.
    In sua attesa, il Gruppo di Sinistra Ecologia Libertà con Vendola pubblica da mesi online il proprio bilancio, il cedolino dell’unico consigliere che è presente in Regione e tutti gli atti formali che ha presentato in questa legislatura.
    Oggi abbiamo sostenuto i provvedimenti per il contenimento dei costi, che sono un passo ulteriore rispetto al cammino intrapreso all’inizio della legislatura.
    Abbiamo solo qualche perplessità sul fatto che la certificazione dei bilanci venga fatta da soggetti privati con un conseguente aggravio di costi, piuttosto riteniamo sia opportuno sostenere la possibilità di fare riferimento alle sezioni regionali della Corte dei Conti, come peraltro probabilmente verrà proposto dallo stesso governo dopo domani. In coerenza al provvedimento governativo la prossima settimana voteremo l’abolizione di tutto ciò che è rimborso forfettario negli emolumenti di ciascun consigliere, anche in misura superiore a ciò che è stato presentato oggi dal Movimento Cinque Stelle.
    A differenza di questi ultimi, vorremmo che questo momento fosse affrontato in una logica costruttiva, non distruttiva. Oggi non si sta facendo il funerale della politica perché su questo terreno deve rinascere la buona politica: come diceva De Andrè è dal letame che nascono i fiori. Non dobbiamo però cadere nell’imperdonabile errore di rappresentare il Consiglio Regionale come un pezzo di politica che si dà qualche ritocco, in un’operazione complessiva di auto assolvimento. I comportamenti non morali debbono essere sanzionati. E la politica tutta deve avere uno scatto d’orgoglio facendo emergere i consigli regionali come luoghi, non fatti solo di Batman o Minetti, ma anche di persone normali, che provano a fare il proprio dovere in una logica di servizio alla comunità.

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