• Gli stranieri? Sono una risorsa e producono un euro su dieci del nostro Pil

    Gli stranieri, visti a volte come un problema, spesso sono una risorsa che vale un euro su dieci del nostro Pil. L’ho ricordato oggi durante la presentazione degli esiti del Piano Integrato per l’inserimento lavorativo e l’integrazione sociale dei migranti. Gli stranieri residenti in Piemonte sono poco più di 400 mila, il 9,7% della popolazione. Il numero di coloro che ha un impiego ha conosciuto nell’ultimo decennio un progressivo aumento, passando dai 112.000 addetti stimati nel 2005 ai 202.000 del 2017 (+90.000 unità). Nello stesso periodo l’occupazione dei cittadini italiani si è ridotta di circa 83.000 addetti, dalle 1.701.000 unità del 2005 alle attuali 1.617.000. Il peso dei cittadini stranieri sul totale degli occupati è quindi salito dal 6,2% all’11%, restando comunque largamente minoritario, in linea con l’incidenza dei residenti non italiani sul totale della popolazione. Nel 2017, inoltre, il 65% degli stranieri risulta occupato nel terziario (con una prevalenza del lavoro domestico), il 30% in quello secondario (il 10% in edilizia) e il 4% in agricoltura. Sempre nel 2017, il tasso di disoccupazione della popolazione straniera risulta pari al 17,4%, contro l’8% degli italiani. Gli stranieri rappresentano inoltre il 23% dei disoccupati e il 28% di coloro che, pur essendo occupati, sono in cerca di lavoro.

    Sono alcuni dei dati, elaborati dall’osservatorio regionale del mercato del lavoro e presentati durante il seminario “Quale autonomia dopo i percorsi di accoglienza?”, organizzato dalla Regione e dall’Ires Piemonte, in collaborazione con Agenzia Piemonte Lavoro e Anpal Servizi. L’appuntamento è stato l’occasione per presentare gli esiti del Piano Integrato per l’inserimento lavorativo e l’integrazione sociale dei migranti, finanziato dal Fondo Politiche Migratorie sulla base dall’accordo di programma tra il Ministero del Lavoro e la Regione Piemonte.
    Dopo la presentazione del quadro statistico sulla presenza straniera nella nostra regione, abbiamo illustrato i risultati dell’indagine realizzata da Ires Piemonte sull’inserimento socio lavorativo di richiedenti asilo e titolari di protezione umanitaria. Quelli presenti nel sistema di accoglienza piemontese (Centri di accoglienza straordinaria e Sprar) al 30/10/2018 sono 11.988 (Dati del Servizio Centrale SPRAR). A causa del Decreto Sicurezza sarà più difficile riuscire a portare a termine percorsi di inclusione delle persone migranti. Il sistema dei centri di accoglienza Sprar sarà di fatto smantellato, con il rischio che si creino grandi concentrazioni di persone nei Cas (Centri di Accoglienza Straordinaria). Tutto ciò renderà più complicato il lavoro di accompagnamento che oggi consente ai migranti di inserirsi in una comunità e di avere più possibilità di stringere relazioni fino a trovare anche occupazione. Come Regione abbiamo messo in campo tanti progetti a sostegno della loro autonomia, uno tra i tanti è Petrarca per l’educazione civico-linguistica, Vesta, Verso Servizi Territoriali Accoglienti, e in ultimo anche l’azione di rafforzamento dell’associazionismo straniero. In questi anni, abbiamo soprattutto quasi raddoppiato il numero di posti disponibili negli Sprar, grazie alla disponibilità di un numero sempre maggiore di comuni. E sono tante le storie di persone che adesso hanno messo radici in Italia, dopo essere passate da questi centri. Ora siamo molto preoccupati, anche per il futuro del sistema per l’inclusione dei minori stranieri non accompagnati, che qui in Piemonte abbiamo costruito con grande fatica. Non dimentichiamo che i costi della mancata integrazione superano quelli degli investimenti in politiche d’integrazione, come ci ricorda la Commissione Europea.

    Nel corso del seminario è stato inoltre lanciato il nuovo portale dell’Osservatorio sull’immigrazione e il diritto d’asilo in Piemonte, gestito da Ires (www.piemonteimmigrazione.it), con dati, analisi, materiali informativi e servizi sul tema dell’immigrazione in Piemonte e la guida pratica per chi vive, studia e lavora in Italia, curata da Asgi, che contiene informazioni su ingresso, soggiorno e permanenza dei cittadini stranieri in Italia, cittadinanza, diritto alla salute, contratti di lavoro, prestazioni sociali, diritto allo studio, minori stranieri non accompagnati, tratta e protezione internazionale.

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