• Anche il Piemonte chiede al governo di firmare il Global Compact for migration

    Regioni, Comuni, Ong, Università e Autorità pubbliche in materia di minori chiedono al governo che firmi il Global Compact for Migration. Anche io, per il Piemonte, ho aderito all’appello.

    Il Global Compact for Migration è un accordo internazionale, negoziato a livello intergovernativo, che affronta in forma regolamentata e coordinata le dinamiche che riguardano le migrazioni. E ribadisce come suoi principi fondamentali la lotta alla xenofobia, allo sfruttamento,  il contrasto del traffico di esseri umani, il potenziamento dei sistemi inclusivi e di integrazione, l’assistenza umanitaria, i programmi di sviluppo e il rispetto del diritto internazionale nelle procedure di frontiera. L’adozione formale del documento è previsto nel Summit intergovernativo promosso dalle Nazioni Unite che si terrà il 10 e l’11 dicembre 2018 a Marrakech in Marocco. Il documento è il risultato del lavoro di oltre 190 Paesi che si sono impegnati in questi ultimi due anni, dando vita ad un dialogo, negoziazione e discussione che ha portato al raggiungimento di importanti compromessi.

    Il Global Compact for migration conviene all’Italia, perché può rafforzare le sue ragioni nelle relazioni e nelle negoziazioni con gli altri paesi europei e facilitare le trattative nella definizione degli accordi con i paesi di provenienza e di transito. Non è pensabile governare un processo globale come la migrazione senza strumenti effettivi per il dialogo e la concertazione di politiche globali. C’è un’altra Italia che vuole vedere il nostro Paese impegnato nel rafforzamento degli strumenti multilaterali, aperto al dialogo con altri paesi in Europa, in Africa e in altri continenti, desideroso di fare crescere l’integrazione tra comunità ospitanti e migranti nell’interesse di tutti, proiettato verso il futuro”.

    Così nasce l’idea dell’appello che le Regioni Piemonte, Sardegna, Campania, Emilia-Romagna, Toscana e Umbria, piccoli e grandi comuni, Università, Organizzazioni non governative e Autorità pubbliche per la tutela dei diritti dei minori, hanno indirizzato al Governo.

    Le Regioni, gli enti locali italiani e le associazioni che hanno sottoscritto l’appello dissentono dalla scelta dell’esecutivo nazionale, che rende il nostro paese più isolato e indebolisce la possibilità di concertare con altri paesi la gestione condivisa delle migrazioni. Due mesi fa all’Onu l’Italia aveva dichiarato di voler sottoscrivere il patto, ma è notizia recente che invece il nostro paese non sarà presente al vertice di Marrakech del 10 e 11 dicembre prossimi, nel quale il documento sarà ufficialmente adottato”.

     

     

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