• I garanti regionali si alleano contro razzismo, sessismo, omofobia. Oggi in Regione al via la collaborazione con la Rete contro le discriminazioni

    Al via la collaborazione tra gli organi regionali di Garanzia e Parità e la Rete regionale contro le discriminazioni in Piemonte. L’impegno a un maggiore raccordo è stato preso oggi, in una data simbolo come la Giornata mondiale dei Diritti Umani, alla mia presenza, con l’obiettivo di offrire a tutte le persone che vivono in Piemonte una tutela più forte contro ogni forma di discriminazione.

    Il raccordo tra gli Organi regionali di Garanzia e Parità e la Rete contro le discriminazioni in Piemonte contribuisce a creare il necessario collegamento con il territorio per mettere in campo gli interventi più efficaci a tutela dei diritti delle persone fragili e discriminate. Gli sportelli della Rete regionale contro le discriminazioni, distribuiti sul territorio, raccolgono le segnalazioni dei cittadini e d’ora in poi potranno indirizzarle agli organi competenti per la risoluzione dei casi. Così il cittadino avrà punti di riferimento certi.
    Abbiamo creato una rete unica in Italia questo è un patrimonio importante soprattutto in un momento in cui i diritti sono sotto attacco. Con questa rete vogliamo comunicare che stiamo con i più fragili, i portatori di differenze che sono un valore non un difetto. Non è una presa di posizione di principio ma di un’azione concreta che dà la possibilità concreta la cittadino di difendersi meglio e con più facilità.
    Secondo il Difensore Civico, Augusto Fierro: “L’adesione a tale intesa costituisce la tappa importante di un cammino che potrebbe trovare anche nell’istituzione del Difensore civico nazionale ulteriore impulso e vitalità alla soluzione di casi di discriminazione conseguenti all’attività amministrativa posta in essere da Amministrazioni operanti a livello centrale”, .
    Per la Garante dell’Infanzia, Rita Turino: “La collaborazione che viene oggi sancita nasce anche dalla necessità di tutelare meglio le persone minori di età da ogni forma di discriminazione. L’intesa si propone quindi, in via sperimentale, di attivare una reale collaborazione nel proposito fondamentale di mantenere elevatissimo il livello di attenzione da parte delle istituzioni che in questo modo saranno più facilmente informate su quanto accade sul territorio”.
    Il Garante dei Detenuti, Bruno Mellano, ha aggiunto che questa collaborazione permetterà di aiutare meglio sia i detenuti discriminati all’interno del carcere come tossicodipendenti, sex offender, sia i familiari di detenuti o gli ex–detenuti esposti a forme esplicite o nascoste di discriminazione: nell’affitto di una casa, nel trovare lavoro, nell’inserimento sociale, nell’approccio ai servizi.
    Per il vicepresidente del Corecom, Gianluca Nargiso: “In una materia delicata come quella in questione creare degli incroci stabili tra Organi di Garanzia significa migliorare l’efficacia e l’efficienza dell’azione amministrativa. Nell’ottica del cittadino ciò vuol dire vedere davvero tutelati i suoi diritti: nel caso di specie, tutelata la sua dignità”.
    La consigliera di Parità della Città metropolitana, Gabriella Boeri, ricorda che “La firma di questo Protocollo d’Intesa significa rafforzare e formalizzare una collaborazione e definire modalità operative, in molti casi già presenti a livello territoriale, al fine di non sovrapporre gli interventi ma di costruire, proprio attraverso la rete istituzionale, un percorso che accompagni e tuteli le persone che segnalano la discriminazione”.

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