• SESTA GIORNATA EUROPEA CONTRO LA TRATTA DI ESSERI UMANI

    In occasione della sesta Giornata europea contro la tratta di esseri iumani, che ricorre domani, l’assessora ai Diritti civili della Regione Piemonte, Monica Cerutti, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

    “La tratta risulta sempre un’attività ad alto profitto e a basso rischio per i trafficanti e trova nuove potenziali vittime nella gravissima situazione dei profughi in fuga dalle zone di guerra: per questo è sempre più importante adeguare e coordinare gli interventi a livello interistituzionale per renderli più incisivi e aumentarne la loro capacità di impatto, riconoscendo la centralità del problema dei diritti umani.

    La Regione Piemonte è impegnata dal 2002 in azioni di contrasto della tratta degli esseri umani per sfruttamento sessuale e lavorativo ed è stata la prima Regione in Italia a utilizzare le risorse offerte dai fondi comunitari per sostenere con la pubblicazione di vari bandi l’inclusione socio-lavorativa delle donne vittime di tratta.

    L’ultimo bando 2011 che riguardava come destinatarie anche donne vittime di violenza di genere, ha visto la presentazione di 17 progetti a favore di 311 destinatarie finali di cui 94 donne vittime di grave sfruttamento e tratta. Gli interventi sono stati realizzati sui territori di tutte le province piemontesi, con la sola eccezione di Biella e si sono conclusi nei primi mesi del 2014.

    I progetti di inclusione socio-lavorativa sostenuti dal FSE nell’ambito delle politiche attive del lavoro e pari opportunità sono stati attivati in complementarietà con gli interventi realizzati in materia di politiche sociali e immigrazione. In particolare, a partire dal 2008 la Direzione Politiche Sociali ha avviato i progetti “Piemonte in rete contro la tratta”, cofinanziati   con i fondi erogati annualmente dal Dipartimento per le Pari Opportunità per l’attivazione dei Programmi di assistenza e integrazione sociale a favore delle vittime di tratta, in esecuzione dell’art. 18 del D.Lgs. n. 286/ 1998 (Testo Unico sull’Immigrazione).

    L’esperienza piemontese nel sostegno alle vittime di tratta è stata rafforzata e diffusa anche con la   promozione e partecipazione a progetti di cooperazione e scambio di buone pratiche a livello   interregionale e transnazionale. ( Il Progetto interregionale “Vie D’Uscita”, il Progetto interregionale/transnazionale “Oltre il confine collegato al “Protocollo di cooperazione con la Romania contro il traffico di esseri umani 2008-2013”.)

    La collaborazione tra più contesti regionali si è dimostrata particolarmente importante per cercare risposte realmente efficaci ad una problematica complessa come la tratta degli esseri umani, da affrontare sempre più in una logica di strategia di sistema a livello regionale, nazionale e transnazionale per contrastare un fenomeno in costante evoluzione con diverse gravi forme di sfruttamento, da quello sessuale a quello lavorativo, dall’accattonaggio ai minori non accompagnati, che sostengono vere e proprie economie illegali.

    La Regione Piemonte intende operare sempre più in quest’ottica ed anche la recente sottoscrizione del “ Protocollo d’intesa sul rafforzamento della collaborazione interistituzionale per l’analisi, la prevenzione e il contrasto al fenomeno della tratta degli esseri umani ai fini dello sfruttamento e dell’intermediazione illecita della manodopera nei luoghi di lavoro in provincia di Torino”, curato dalla Prefettura di Torino, sulla base del quale è possibile attivare interventi multi-agenzia, a partire dalla ricerca sociale, dalla formazione e dal coinvolgimento attivo di tutti i soggetti pubblici e privati che operano sul territorio regionale, permetterà di rendere più incisiva l’azione regionale, coinvolgendo anche le altre Prefetture e gli altri ambiti territoriali regionali”.

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