• Quello sullo Ius Soli è un dibattito di civiltà: Letta abbia la forza di portare avanti questa battaglia

    Abbiamo speso in questi anni tante energie per cercare di aprire un dibattito che portasse ad una nuova legge sulla cittadinanza. Poco meno di un anno fa a Roma abbiamo organizzato un convegno sulle tematiche dell’immigrazione coinvolgendo anche l’attuale ministro per l’integrazione Cecile Kyenge. Oggi le parole di Laura Boldrini e del neoministro ci riempiono di gioia e di fiducia perché ci fanno capire che, grazie alle donne che hanno a cuore i diritti, l’Italia per la quale abbiamo lavorato è possibile.

    Ci piacerebbe che anche il Presidente del Consiglio Enrico Letta dimostrasse con fermezza di avere a cuore il tema dei diritti. Ieri da Fabio Fazio abbiamo conosciuto un Premier dai due volti: pronto e deciso quando ha dichiarato che se dovesse mai trovarsi davanti alla necessità di tagliare i fondi alla cultura si dimetterebbe; titubante e morbido quando invece ha ammesso che la questione della cittadinanza non è nei programmi di questo esecutivo.

    Noi vorremmo la stessa convinzione perché la cultura è un patrimonio del nostro Paese che deve essere tutelato e allo stesso modo l’integrazione è un valore che deve essere culturalmente insegnato alle nuove generazioni. Non ci possono essere due pesi e due misure. Un Governo non si deve solo occupare di conti, tasse e tagli: per quello potrebbe anche bastare un buon ragioniere. Un buon esecutivo sa indirizzare il Paese nel solco delle buone politiche.

    Ci aspettiamo che questo esecutivo possa trovare al più presto la forza di aprire un dibattito parlamentare serio sullo Ius Soli e sulla cittadinanza ai figli degli stranieri.

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