• Dopo la Toscana, anche in Piemonte la legge sull’utilizzo terapeutico dei cannabinoidi

    Dopo la Toscana e la Puglia anche per il Piemonte è arrivato il momento di affrontare senza pregiudi ed in maniera non ideologica una materia tanto delicata quanto complessa come l’utilizzo dei cannabinoidi e dei derivati della cannabis per uso terapeutico sotto prescrizione medica.
    Grazie alle sue proprietà anti-emetiche e appetito-stimolanti, il THC è usato già da molti anni contro la nausea e la perdita di peso in pazienti sotto chemioterapia ed in pazienti con AIDS.
    Il THC e gli inibitori della degradazione degli endocannabinoidi si sono rivelati promettenti nel trattamento di numerose patologie: neurologiche, infiammatorie, metaboliche, respiratorie e cardiovascolari.
    Ad oggi in Italia si stimano migliaia di pazienti che fanno ricorso all’auto-coltivazione o al mercato nero. La legge che noi proponiamo si pone anche l’obiettivo di combattere il “sommerso” offrendo tutte le garanzie del controllo medico e abbreviando i tempi del lungo percorso burocratico previsto oggi dalla normativa nazionale per procurarsi i farmaci a base di cannabis su prescrizione medica.
    Con il progetto di legge che abbiamo presentato, sottoscritto anche dal consigliere dell’IdV Tullio Ponso, vogliamo fare in modo che il percorso terapeutico con i derivati naturali o di sintesi della cannabis sia garantito a tutti i pazienti che ne hanno bisogno, anche attraverso una necessaria campagna di informazione sui territori.
    Siamo all’inizio del percorso, vogliamo ora coinvolgere anche gli altri gruppi consiliari; abbiamo inserito il progetto di legge nella programmazione dei lavori della commissione sanità, auspicando di giungere alla votazione del provvedimento in tempi ragionevoli.
    Numerosi derivati naturali o di sintesi della cannabis hanno proprietà terapeutiche riconosciute per diverse patologie tanto da risultare inseriti, fin dal 2007, nella tabella ministeriale che ne consente la prescrizione con ricetta medica.
    Tuttavia, nella pratica quotidiana, l’assenza di protocolli attuativi regionali rende di fatto quasi impossibile, e in ogni caso molto costoso (dai 200 ai 500 euro al mese) per i pazienti, accedere a tali farmaci.
    E’ proprio a questo vuoto normativo che vuole rispondere il nostro progetto di Legge.
    Esistono in Italia almeno altre 6 Regioni che vedono giacere Proposte di legge analoghe costruite attraverso percorsi partecipati con Associazioni e movimenti che da anni si occupano di cure palliative e del dolore.
    Noi pensiamo di attivare un percorso di sensibilizzazione analoga nella nostra Regione costruendo iniziative sui territori e avviando una collaborazione con le Associazioni presenti in Piemonte.
    Cade domani la ricorenza della giornata mondiale per la lotto contro la Sclerosi Multipla, malattia molto diffusa e una di quelle più soggette ai benefici dell’uso terapeutico a scopo lenitivo.

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