• La tutela dell’ambiente non contempla il progetto di legge sull’elisky

    La tutela dell’ambiente deve essere una priorità e non può essere posta in secondo piano.
    Oggi in sede di II Commissione il Consiglio regionale ha affrontato la proposta di legge, con primo firmatario il consigliere Tiramani della Lega Nord, “Disciplina delle attività di volo alpino ai fini della tutela ambientale”, con l’audizione dei soggetti che hanno presenato le loro osservazioni.
    Il progetto di legge andrebbe nella direzione di una liberalizzazione in Piemonte dei servizi di elisky, cosa che in molti Paesi europei è assolutamente vietata.
    Le associazioni ambientaliste mettono in evidenza come “la proposta di legge sembra ignorare totalmente che le aree maggiormente ambite dai fruitori di Eliski siano all’interno di siti di interesse comunitario e che i beni ambientali da tutelare nei siti SIC e ZPS siano prioritariamente quelli naturalistici”. Sottolineiamo come in questa proposta non vi sia traccia della tutela ambientale e che non vi sia alcun riferimento alle norme specifiche e ai beni ambientali da tutelare presenti nelle leggi istitutive dei Parchi o nelle Direttive Comunitarie che regolamentano le aree SIC e ZPS.
    A dimostrazione della validità di queste osservazioni, vi sono state anche le considerazioni poste dall’Associazione per il turismo sostenibile nelle Alpi dell’Ossola a due passi dal Lago Parkè che sostengono come “la pratica dell’elisky non incrementi la presenza di turisti sui territori”. Sull’impatto economico sul territorio la stessa associazione esprime “perplessità in merito ad una forma di turismo che andrebbe a nuocere fortemente e a vanificare i risultati ottenuti” portando ad esempio la Valle d’Aosta nella quale la presenza di tutti quei turisti che frequentano la montagna al di fuori dello sci (sci alpinisti, ciaspolatori, fondisti, ecc) sia diminuita a favore di zone in cui non è possibile la pratica dell’elisky.
    Non è solo una questione ambientale dunque, anche se rimane il tema centrale, ma anche economica, esattamente nella direzione opposta dei sostenitori del pdl. Siamo convinti che sia necessario un sano confronto in Consiglio regionale volto a tutelare il territorio da provvedimenti che potrebbero essere dannosi per il Piemonte ed i piemontesi.

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