• Quello della Regione sarà il più alto grattacielo d’Italia, ma sarà anche un modello di autosufficienza energetica? Nessun accordo ancora con Fuksas

    Oggi in commissione Bilancio ci è stata presentata la mappa delle buone intenzioni in merito al grattacielo della Regione Piemonte e ai rapporti con “l’ArchiStar” Massimiliano Fuksas: tante ambizioni che non tengono conto della sua sostenibilità ambientale e del valore del patrimonio regionale.

    Non siamo rimasti positivamente sconvolti dal fatto che a Torino avremo il più alto grattacielo d’Italia, scusate ma l’entusiamo lo riserviamo ad altro. L’assessore ci ha riferito che è ancora in corso la trattativa in merito al compenso previsto per la direzione artistica dell’edificio, che era pari a 2.700.000 euro. Ovviamente non si può escludere Fuksas dai lavori, ma la Giunta sta lavorando ad un accordo secondo il quale sarebbe previsto un compenso di 40.000 euro mensili per 6 mesi ad un gruppo di architetti dello studio in questione che avrebbero il compito di seguire il cantiere. Fuksas però non ha ancora firmato. Appunto, la prima buona intenzione.

    Buone intenzioni anche nello stimato della durata dei lavori: l’edificio dovrebbe essere completato almeno in altezza a febbraio 2014, prevista l’edificazione di un piano a settimana. Attendiamo fiduciosi. Non siamo fiduciosi invece sull’autosufficienza energetica del grattacielo e sulla colata di cemento che verrà versata tutto attorno ad esso.

    Infine Pichetto ha annunciato la volontà di dismettere le 21 sedi attuali della Regione, da concentrare nel grattacielo, con un piano da allegare al FIR, Fondo Immobiliare Regionale, un’operazione che ragionevolmente non potrà essere realizzata prima di due anni. Siamo perplessi davanti alla gestione di questo progetto, che può rischiare di aumentare i costi gestionali della Regione, anzichè diminuirli.

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