• Voto positivo alla delibera di iniziativa popolare sull’acqua pubblica: serve ancora una votazione per modificare lo Statuto

    La proposta di delibera di iniziativa popolare sull’acqua pubblica ha ottenuto il consenso della maggioranza, con una formulazione condivisa che non ha troppo anacquato la versione iniziale.
    Vorremmo sottolineare che la delibera è in linea con gli orientamenti che il Consiglio Comunale ha assunto sin dal suo insediamento.
    Le Linee programmatiche 2006-2011, approvate nel mese di luglio 2006, indicano come strategicamente necessario mantenere il controllo pubblico delle imprese dei servizi pubblici e, in occasione dell’approvazione della fusione Iride Enia, abbiamo ribadito nella mozione approvata l’autonomia della locale azienda Smat rispetto alla società che nascerà dall’incorporazione di “Enia S.p.A” in “Iride S.p.A”, in modo da mantenere la totale proprietà pubblica del servizio idrico nell’area torinese.
    E non comprendiamo, a questo proposito, le considerazioni del sindaco Chiamparino: non è inutile affermare il principio dell’acqua pubblica. Attualmente il servizio idrico è affidato alla Smat fino al 2023, ma non abbiamo garanzie che questo affidamento non possa essere rivisto nei prossimi anni.
    Sancire nella nostra Carta Costituente, vale a dire lo Statuto, la proprietà pubblica dell’acqua associata al servizio non risulta affatto scontato. Dobbiamo però attendere una nuova votazione del Consiglio Comunale come stabilito dal Testo Unico degli Enti Locali, poichè purtroppo la prima votazione non ha visto la maggioranza necessaria, vale a dire 34 consiglieri.

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