• Interrogazione urgente di SEL in Consiglio Regionale sul 118 a Biella. La riorganizzazione fa acqua

    Nella proposta iniziale del piano sanitario regionale, l’assessore Monferino aveva posto fra le novità, oltre alle federazioni, anche la costituzione di una nuova azienda sanitaria per il 118.

    Dopo le pressioni dell’opposizione e di tutti a coloro che a diverso titolo sono coinvolti nella gestione delle emergenze, questo progetto è stato accantonato.

    Tuttavia, si è proceduto ad una riorganizzazione che sembra mettere a serio rischio il funzionamento stesso del 118 in alcune provincie.

    In particolare, è di oggi la denuncia che, dopo il passaggio della gestione del servizio di Biella a Novara nel mese di gennaio, non vengono più pagate le prestazioni erogate dalla Croce Rossa a Biella, Cossato e Cavaglià. Oltre allo stipendio di una ventina di dipendenti, peraltro finora comunque coperto dalla stessa Croce Rossa, è chiaro che è in gioco un servizio vitale.

    La Regione sembra avere erogato i fondi nei tempi normalmente previsti all’ASL di Novara, ma evidentemente la riorganizzazione messa in atto non è ancora decollata. Purtroppo siamo ancora una volta alle prese con i continui annunci di razionalizzazione, che in questo caso non solo non efficientano, come con le federazioni, la cui attuazione risulta portare al momento solo costi aggiuntivi, ma mettono a rischio un servizio fondamentale come il 118 nella provincia di Biella.

    Per questo abbiamo presentato un’interrogazione urgente in Consiglio Regionale per conoscere le ragioni di questo ritardo nei pagamenti e sapere quali siano le modalità, i tempi e i controlli effettuati sul processo di riorganizzazione.

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