• Il sindaco di Torino attivi un tavolo istituzionale sulla vicenda Fiat

    Sono trascorsi 5 anni da quando gli enti locali torinesi fecero quadrato per uscire dalla crisi Fiat tramite l’acquisizione di aree dismesse dell’azienda e la creazione di TNE, portando la produzione della nuova Punto a Mirafiori e giungendo a una soluzione positiva per Fiat, lavoratori e territorio.

    Dopo 5 anni ci troviamo nuovamente in una grave situazione di stallo. Da una parte la Fiat che dice di avere diversi piani B per lo stabilimento torinese ma non ne ha mai chiarito i contenuti, dall’altra i maggiori sindacati che vogliono risposte concrete e nessun accordo stile Pomigliano.

    Rispetto a 5 anni fa mancano all’appello gli enti locali. Auspichiamo invece che la politica scenda in campo e agisca per trovare una soluzione, uscendo dal ruolo di Ponzio Pilato della situazione di cui l’accusa il sindacato.

    Quando non c’è riconoscimento reciproco delle parti, come nello scontro tra Fiat e sindacato, è necessario l’ingresso di un soggetto terzo che possa far sedere allo stesso tavolo i contendenti, provando a mettere insieme proposte e soluzioni per uscire dallo stallo.

    Apprendiamo con favore che Fiom, Fim e Uilm abbiano deciso di convocare le assemblee dei lavoratori.

    Chiediamo nel frattempo a Sergio Chiamparino di attivare un tavolo che metta insieme Comune e Provincia di Torino, la Regione Piemonte, l’azienda e le organizzazioni sindacali per giungere ad una soluzione condivisa dai soggetti in campo, riaprendo una stagione positiva, che tenga conto delle legittime rivendicazioni dei lavoratori che in questa vicenda risultano essere la parte più debole.

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