• Servizi e socialità. Festa di Sel ad Acqui Terme

    E’ stato interessante il confronto ad Acqui Terme di mercoledì 25 agosto alla festa di Sel.

    Sono state portate esperienze concrete sul territorio dello Spi, dell’Auser, uno sportello d’ascolto, il comitato referendario per l’acqua pubblica, il sostegno alle persone tossicodipendenti. Da tutti è venuta una sollecitazione alla politica che sembra continuare ad occuparsi d’altro.

    Ho potuto sottolineare che il tema centrale è sempre di più il contrasto alla disuguaglianza. Stiamo seguendo le vicende della Fiat, di Marchionne, un Valletta d’antan, come lo ha definito Nichi Vendola, ma il dato che ci deve far riflettere è quello che riportava Gad Lerner su Repubblica il 24 agosto: “Valletta guadagnava 20 volte il reddito della media dei suoi dipendenti, Marchionne 435 volte un operaio italiano”.

    Nel Manifesto congressuale di SEL, lo stato sociale deve poter coniugare la tutela dei diritti del lavoro nelle sue varie forme, l’accesso al reddito e i nuovi diritti di cittadinanza.

    A destra questi temi non sono una priorità: i cinque punti programmatici di Berlusconi riguardano altro. La Regione Piemonte ha varato un assestamento di bilancio con un’idea di stato sociale residuale, non occasione di sviluppo, ma elemento di costo, sottoposto a pesanti tagli, di cui vedremo le conseguenze in autunno.

    La sinistra al momento non riesce ancora a presentare una vera alternativa a queste politiche.

    Sel sta provando a mettere in campo un suo contributo alla costruzione della risposta.

    Serate come quelle di Acqui ci trasmettono ottimismo per la riuscita di questo cammino.

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