• Netta contrarietà ai due fondi immobiliari regionali. Ai privati non solo i servizi sanitari, ma gli stessi ospedali


    Oggi è stato presentato in Commissione il progetto di istituzione dei due fondi immobiliari, che in pratica aprono la strada ad una privatizzazione dei beni regionali.
    Nel primo, il Fondo Immobiliare Regionale (FIR), saranno conferiti i beni “no core”, non strategici, sia regionali che sanitari. Il suo valore è stimato in 500 milioni di euro, e metà del patrimonio è rappresentato dalla sola sede regionale attuale e futura. Siamo contrari all’istituzione di un fondo in cui la Regione con gli ospedali mantengano solo il 33% delle quote, lasciando la maggioranza agli investitori terzi.


    La nostra contrarietà è ancora maggiore nei confronti del secondo, il Fondo Immobiliare Sanità (FIS), costituito dai beni della sanità “core”, gli stessi ospedali, ipotizzato del valore di un miliardo. Data la “strategicità” verrà ceduto a investitori esterni solo un terzo. Non ci sembra una clausola di salvaguardia, tanto meno il fatto che si individuino come possibili investitori solo quelli “etici”.
    Ci è stato detto che sarebbe il primo fondo in Italia con queste caratteristiche.  Non crediamo che il Piemonte debba sperimentare una nuova strada nel privatizzare la sanità: non solo i servizi ma direttamente gli ospedali.

    Manifesteremo in tutte le sedi la nostra contrarietà a questa operazione.

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