• Niente di nuovo nella spending review di Cota. E le consulenze?

    Oggi vengono annunciati gli elementi della spending review in salsa piemontese, che sembrano essere una brutta copia di quella nazionale. Gli ingredienti sono infatti provvedimenti già più volte annunciati e realizzati in minima parte o per nulla.

    Pensiamo ad esempio all’annosa questione delle auto blu. All’inizio del suo mandato Cota annunciò che oltre a rinunciare personalmente all’auto blu avrebbe introdotto una drastica cura alle auto blu in generale. Oggi apprendiamo, praticamente a metà mandato, che le auto degli assessori sono ancora 10, e adesso dalle Delta si passerà alle Bravo, mentre la flotta totale delle auto regionali è pari a 241 vetture, senza che vengano fatte le dovute distinzioni per le auto fondamentali per alcuni servizi.

    Così è da tempo che si parla di dismissioni o di valorizzazione del patrimonio regionale. Ma, anche in questo caso, la giunta sta procedendo a vista, senza una progettualità d’insieme, con il rischio di distruggere realtà di eccellenza, come l’Ipla, l’Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente, lasciate nell’incertezza assoluta sul loro destino.

    E poi perché nella spesa del personale non parlare delle consulenze? Noi ne abbiamo denunciate alcune che non hanno ragione di essere. A giugno ad esempio abbiamo presentato un’interrogazione sulla consulenza nella rappresentanza e difesa che l’Ente ha assegnato ad un avvocato del Foro di Milano in riferimento ad una serie di ricorsi sui derivati. La Regione Piemonte ha da tempo infatti avviato, come altri Enti Locali, un processo volto all’annullamento delle delibere con cui nel 2006 aveva sottoscritto cinque contratti derivati con tre istituti di credito: Merrill Lynch, Dexia Crediop e BIIS.
    Questa consulenza è costata alla Regione Piemonte ben 440mila euro! Le professionalità interne alla Regione dovrebbero rappresentare la scelta prioritaria dell’Amministrazione che, invece, ricorre con sempre maggiore frequenza a costose consulenze esterne.

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