• Iride Enia: definiamo i massimali per i manager e no al nucleare

    Oggi in Commissione abbiamo iniziato a entrare nel merito della fusione di Iride con Enia.
    Nascono alcune perplessità sui pesi che avranno le singole realtà nella nuova azienda. In particolare, il Comitato Esecutivo sarà costituito dall’AD di nomina torinese, dal Presidente di nomina genovese e dal VicePresidente e dal Direttore Generale, entrambi di nomina emiliana.
    Il fatto che il budget venga discusso da tutto il cda, così come i grandi investimenti rassicura solo in parte. Il cda sarà costituito da tredici componenti, che rappresentano una riduzione rispetto agli 11 di Enia e ai 12 di Iride, ma sono comunque un numero significativo, e vorremmo poi entrare nel merito dei loro compensi.  A questo proposito ho ricordato la mozione approvata a fine aprile 2009, di cui sono prima firmataria, che impegnava la Giunta a coinvolgere il “Consiglio Comunale nella definizione degli indirizzi strategici della nuova società e nella definizione dei massimali per i compensi e i premi dei componenti del suo consiglio di amministrazione.” Argomento questo all’ordine del giorno nella discussione generale sulle partecipate.
    Ricordo anche che, sempre nella stessa mozione, si chiede di garantire, oltre ai livelli occupazionali, “lo sviluppo nella nuova società della ricerca e progettazione energetica rinnovabile con particolare riferimento alle migliori tecnologie per il risparmio, all’energia solare, eolica, geotermica civile, al recupero di calore da impianti industriali e la non partecipazione a programmi di sviluppo e progettazione di impianti elettronucleari”. Perciò nessun programma di sviluppo sul nucleare.

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