• Un milione di euro a sostegno delle attività a favore delle donne vittime di violenza. La Regione finanzia 17 progetti

    È stato approvato il bando regionale per l’accesso ai finanziamenti per il sostegno alle attività a favore delle donne vittime di violenza, la Regione Piemonte erogherà un milione di euro circa. Al bando, che aveva scadenza il 23 dicembre scorso, hanno partecipato associazioni e Comuni (singoli o associati). I progetti finanziati sono 17, di cui 9 sulla Provincia di Torino e 8 sul resto del territorio regionale. Tutte le richieste sono sostenute da reti territoriali a valenza sovracomunale o, come nel caso di Torino, comunale.

    Per rispondere alla richiesta la Regione ha ritenuto necessario effettuare l’abbattimento di tutti i contributi ammissibili del 35% circa. Questa procedura era prevista dal bando stesso nel quale era scritto: “Nel caso in cui l’ammontare dei finanziamenti assegnabili superi la somma stanziata a bilancio regionale 2014, si provvederà ad una riduzione proporzionale degli importi assegnati fino ad esaurimento dei fondi disponibili.” In questi giorni gli uffici della Regione Piemonte stanno provvedendo all’inoltro ai destinatari dei finanziamenti della comunicazione con cui si formalizza l’entità del contributo assegnato.

    Ad Alessandria è stata ammessa e finanziata l’istanza dell’associazione Me.dea; ad Asti il progetto della Città di Asti; a Biella il progetto del Consorzio CISSABO; a Cuneo il progetto del Consorzio Cuneese; a Novara il progetto del Comune di Novara; nel verbano il progetto del Consorzio Intercomunale dell’Ossola; nel vercellese il progetto del Comune di Vercelli e del Consorzio CIBAS Santhià. In provincia di Torino i progetti finanziati sono 9: l’istanza del Comune di Torino; Associazione Svolta Donna onlus; Associazione ARCI Valle Susa; Consorzio CISS 38; Associazione Punto a Capo; Cooperativa Sociale Mirafiore SCS onlus; Associazione Volontarie del Telefono Rosa; Associazione Unione Donne terzo millennio; Associazione Donne e Futuro ONLUS.

    Sono soddisfatta che abbiano risposto positivamente le realtà operanti sul territorio in questo ambito e in questo modo la Regione fornisce un sostegno concreto alla rete dei Centri antiviolenza e delle case protette che copre tutte le Province. Ne sarà la cornice la legge quadro contro la violenza di genere che stiamo mettendo a punto e auspichiamo che dal livello nazionale vengano mantenute le risorse come previsto in modo da offrire continuità a questi servizi.

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