• Le Pari Opportunità non servono solo a fare convegni, ma servono a indirizzare le politiche delle diverse istituzioni

    Sono stata alla presentazione della ricerca sulle dipendenze patologiche realizzata dal Dipartimento Patologia delle Dipendenze “C. Olievenstein” dell’Asl To2 per conto della Commissione regionale per la realizzazione delle Pari Opportunità tra uomo e donna.

    Non dobbiamo sottovalutare l’importanza di valutare il tema della lotta alle dipendenze patologiche partendo dall’approccio di genere. Sarebbe fondamentale comprendere le dimensioni del fenomeno considerando anche il sommerso ed è per questo che dobbiamo avere dati che ci aiutino a fare riflessioni sulle diverse incidenze che ci sono tra uomini e donne. La Regione per le proprie politiche deve considerare anche la dimensione di genere, e questa era la logica del Bilancio di Genere di cui tanto si è parlato, ma sul quale poco si è fatto. Probabilmente non è stato considerato un elemento utile per le politiche regionali.

    In un momento di crisi economica le sostanze che creano dipendenza possono essere viste come una valvola di sfogo. Sarebbe necessaria una maggiore attenzione in merito sul fronte medico. Nel passato piano sanitario, anche se all’opposizione, sono riuscita a fare inserire un capitolo sulla medicina di genere. Dobbiamo continuare a investire su questo fronte anche per mettere in evidenza come l’effetto dei farmaci possa essere differente tra uomo e donna, cosa che i test medici non tengono spesso in conto. Lo stesso vale per le reazioni che creano le sostanze per la dipendenza. Anche le malattie hanno un’incidenza diversa tra uomini e donne. Su questi elementi debbono essere elaborate le politiche di prevenzione di competenza regionale. 

    Le Pari Opportunità non servono solo a fare convegni, ma servono a indirizzare le politiche delle diverse istituzioni.

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